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Martedì, 26 Settembre 2023

Turismo, il progetto per il rilancio della Gaiola

L'iniziativa vede in campo il Parco sommerso, il Comune di Napoli e i privati: "Bisogna migliorare l'accesso al mare dei napoletani"

Valorizzare il patrimonio naturalistico e archeologico dell'area Ovest di Napoli mettendo in rete siti culturali, naturalistici e stakeholders territoriali. Questo è uno degli obiettivi del progetto GET - Gaiola Eco Tourism, avviato dall’Area marina protetta Parco Sommerso della Gaiola e promosso dal ministero della Transizione ecologica.

Alla presentazione del progetto hanno preso parte, oltre al personale del Parco, l'assessore con delega al Mare del Comune di Napoli Paolo Mancuso, la Sovrintendenza e funzionari del ministero. Si inizia con la formazione (Get your Training) per gli operatori turistici e culturali, che prevede quattro moduli di approfondimento: “Biologia/Natura”, Archeologia/Cultura/Arte, Management/Turismo, Legislazione/Sostenibilità. Il corso di formazione gratuito ha inizio venerdì 18 novembre dalle ore 9:30 alle 17:30 nella sede del Parco Sommerso della Gaiola, con il primo modulo “Aree Marine Protette e tutela degli ambienti costieri”. Interverranno esperti di biologia marina, geologia, botanica, valorizzazione territoriale.

GET prevede la realizzazione di eco tour e percorsi di trekking urbano (Get your Experience) con tre itinerari sugli antichi e spesso dimenticati percorsi rurali collinari, che i visitatori potranno personalizzare sulla base dei loro interessi e bisogni, attraverso una mappa interattiva online GET include altresì un importante focus dedicato alla pesca sostenibile (GET-eat) e contro la pesca di frodo. Sarà offerta ai partecipanti una masterclass gratuita sulla cucina del mare sostenibile tenuta dal famoso chef Lino Scarallo del ristorante stellato Palazzo Petrucci.

L'area della Gaiola soffre da anni la presenza di uno scolmatore fognario a Coroglio, al quale il progetto di riqualificazione di Bagnoli ne aggiungerà un secondo. Dopo ogni temporale che si abbatte su Napoli, il collettore sversa in acqua fango e scarichi di tutta la città che la corrente trasporta anche nell'area marina protetta: "Il nostro impianto fognario è vecchio e senza senso - ha affermato Mancuso - il nostro obiettivo deve essere quello di dividere acue nere da acque bianche". 

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