Creepypasta e Patate - Episodio 2: Oracoli e referendum giustizia disertato | PODCAST
A Napoli il referendum del 12 giugno è stato votato da 8 aventi diritto su 100. Un commento corsivo su una delle - tante - possibili ragioni
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Per alcune domande c'è una risposta, per altre decisamente meno. Non trattando questo qui di religione, ci occupiamo delle prime. Ad un certo punto della sua travagliata storia, il mondo come sapete ha scoperto una cosa meravigliosa e terribile, Internet. Ecco: consultando la rete un po' come un oracolo, possiamo scoprire di tutto e rispondere – non è detto nel migliore dei modi – a quasi ogni domanda ci salti in mente. Ad esempio. Da quanto giorni ho smesso di fumare? Erano i primi del 2020, credo il 3 gennaio. Cerco una pagina che mi calcoli quanti giorni sono trascorsi da allora, la trovo, e scopro di essermi risparmiato circa 892 pacchetti di sigarette.
Ma andiamo al dunque. A Napoli le elezioni si sono tenute l'anno scorso, era il 4 ottobre del 2021. Si eleggevano il sindaco, il consiglio comunale – e fin qui tutto bene – e poi dieci presidenti di municipalità e i consiglieri delle relative dieci municipalità. Forse anche qualche amministratore di condominio. Chiediamo al nostro “oracolo” quanti giorni sono passati dal 4 ottobre 2021. Ne sono passati 251. Duecentocinquantuno giorni. Sono esattamente quelli trascorsi da quando le 10 Municipalità di Napoli hanno visto eletti tutti i loro organi elegibili appunto, eppure questi di fatto non si sono mai messi al lavoro. Perché? Ci arriviamo tra un attimo.
Innanzitutto immagino ci sia una domanda che potrebbe tenervi svegli la notte, ovvero che cos'è una Municipalità. Questa è facile: dato che la città era troppo grande, la si è divisa in una sorta di insieme di “mini Comuni”. Immaginate il presidente di ciascuna Municipalità come fosse un sindaco, gli assessori come fossero in effetti gli assessori e il consiglio municipale come fosse quello comunale.
Ma di cosa si occupa una Municipalità? Questa domanda è più difficile. Fonte Wikipedia, le competenze dirette delle municipalità riguardano: manutenzione urbana di rilevanza locale; attività sociali di assistenza; attività che interessano scuola, cultura e sport di interesse locale; gestione di servizi amministrativi a rilevanza locale.
Chiariti questi aspetti fondamentali torniamo ai 251 giorni senza che le Municipalità siano entrate in funzione. Tra i poteri dei presidenti c'è quello di nominare gli assessori. Bene: ad oggi soltanto in una municipalità sono stati decisi gli assessori, il resto non ne hanno. Potete consultare il sito del Comune di Napoli per esserne sicuri: se controllate le pagine delle 10 giunte municipali in nove di queste vi appare il classico dei classici, “Pagina in costruzione, ci scusiamo per il disagio”.
Va bene, vi chiederete, ma perché sta succedendo tutto questo? Possibile sia una banalissima faccenda di poltrone, cioè che non si siano messi d'accordo su quanti assessori spettino a quale partito? Già, è possibile, anzi, è esattamente così. La maggioranza che ha vinto le elezioni a Napoli non si mette d'accordo e i napoletani continuano a vivere senza il loro “ente di prossimità”. Fa un po' specie l'utilizzo a più non posso della parola “democrazia”. Strano vero che per il referendum abbiano votato soltanto 8 napolani su 100?