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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità San Ferdinando / Piazza Municipio

"Piazza Municipio è un deserto di pietra: vi spiego cosa avrebbero invece potuto fare"

È polemica sul restyling della piazza. L'ambientalista Roberto Braibanti a NapoliToday: "È vero che non era certo possibile farne un bosco, ma in tutta Europa si fa diversamente"

Sono giorni di polemica a proposito del restyling di piazza Municipio. Il luogo simbolo della città, restituito ai napoletani dopo decenni di lavori, è apparso infatti evidentemente spoglio e quasi del tutto privo di vegetazione, molto diversi rispetto a quanto non testimoniano le foto scattate prima dei lavori.

II noto ambientalista partenopeo Roberto Braibanti, di Gea, ha indirizzato circostanziate critiche sull'opera. Con piazza Municipio - spiega - “ancora una volta bisogna dire che amministrazioni comunali e regionali, oltre che architetti e progettisti, hanno dimostrato di non aver capito in che situazione ambientale è Napoli”.

"Bisognava evitare l'effetto deserto di pietra"

“Chiaro che non era possibile farne un bosco, visto quanto c'è nel sottosuolo”, specifica l'ambientalista facendo riferimento al “complesso incrocio tra linea 6 e linea 1”, nonché a “sottopasso per il Porto e scavi archeologici di enorme valore”. “Però esistono dei rain garden, utilizzati normalmente in tutta Europa, che servono ad assorbire un po' l'acqua e a creare una sorta di piccole isole in cui usare macchia mediterranea o piante grasse, insomma piante che hanno bisogno di pochissima acqua e non hanno radici ingombranti”.

L'idea di Roberto Braibanti è quindi che ci fosse la possibilità di “evitare l'effetto deserto di pietra” che invece comunica la nuova piazza. Generare un “effetto verde senza andare a intaccare la complessità del sottosuolo di quell’area, ma sicuramente dandogli un aspetto più adatto allo status ambientale molto carente sul verde pubblico di Napoli”. Come, nel concreto? Ad esempio “con piante come il mirto, come il lentisco, come l’oleandro, la fillirea, il rosmarino, l’alloro, tamerici”.

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Piazza Municipio negli anni '60, foto Wikipedia da cartolina a colori (autore ignoto)

La difesa di sindaco e archistar: "Una piazza liberata"

Il sindaco Gaetano Manfredi però non è d'accordo sul problema dell'assenza di verde. "La parte centrale rappresenta il tetto della stazione, quindi non si potevano piantare alberi che avrebbero ramificato. Non dobbiamo dimenticare - ha aggiunto - che il valore della piazza è sotto e non sopra, con due stazioni (Linea 1 e Linea 6, ndR) che collegheranno tutta la città". 

"La piazza come la vedete è un progetto di 20 anni fa - ha aggiunto ancora il primo cittadino - firmato da uno dei più grandi architetti viventi (Alvaro Siza, ndR). Parliamo di un intervento di grande qualità. A me piace che dalla piazza si abbia la prospettiva del mare, sarà ancora più bella quando verrà completata la parte con i reperti archeologici".

Anche Eduardo Souto de Moura, che ha firmato il progetto con Siza, ha sottolineato la bontà dell'opera: "Le piante devono stare negli orti botanici", è stato il suo commento all'accoglienza non troppo positiva che i lavori hanno ricevuto dai napoletani. "Si tratta di una piazza liberata, di quelle dove la gente si incontra. Le piante possono esistere come decorazione, possono arrivare anche dopo".

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