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Il grande parco lasciato (a metà) nel degrado

Il Fratelli De Filippo di Ponticelli è una delle più ampie aree verdi di Napoli. Se una parte è stata destinata agli orti sociali, un'altra è abbandonata a se stessa e rappresenta un pericolo per gli abitanti

Da un lato gli orti sociali, dall'altro il degrado più profondo. E' l'enorme contraddizione del Parco Fratelli De Filippo di Ponticelli, quartiere a Est di Napoli. Si tratta di una delle più grandi aree verdi della città. Secondo alcuni, per estensione sarebbe secondo solo alla Villa Comunale. 

Da otto anni, una parte è stata adibita a orto urbano. Lo spazio è stato diviso a lotti di terra e in base a un accordo tra Comune e Regione è stato affidato ai cittadini che ne hanno fatto richiesta. Un'iniziativa che ha visto in prima linea anche i pazienti del Sert e la cooperativa Lilliput per la riqualificazione degli spazi. Una vittoria per il territorio che per anni ha visto i cancelli di questo enorme polmone verde chiusi. 

A pochi metri dal terreno coltivato, però, il resto dello spazio è lasciato all'incuria del tempo. Il simbolo del degrado è rappresentato dai bagni pubblici che sono stati sommersi da terra e muschio e oggi sono fisicamente inaccessibili e non riconoscibili, se non per i bocchettoni dell'impianto idraulico che spuntano tra le erbacce. 

Quest'area del parco è accessibile a tutti, anche ai minori, senza alcuna vigilanza. Ed è per questo che il consigliere della VI Municipalità Patrizio Gragnano (Lista Bassolino) ha chiesto l'intervento del Comune: "Se l'Amministrazione centrale non ha le risorse per curare questo spazio lo lasci a noi, alla gente e alle associazioni, per renderlo fruibile come fatto con gli orti urbani".  

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