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“Pagami per non fare niente”, la provocazione di Carlo | VIDEO

Pagami per non fare niente”, scritto in inglese. È il cartello che Carlo, un 30enne partenopeo trapiantato da tempo a Roma, usa nella Capitale per chiedere "supporto" per se stesso e per la sua band, gli Hawaiki.

"Il nostro genere è un mix tra misica tropicale e trap – racconta a RomaToday.it – cantiamo la vita libera e senza stress, senza lavorare insomma". Per alcuni è una provocazione, ma lui spiega: "Semplicemente voglio trovare il tempo per fare le mie cose, le mie passioni, e se lavorassi otto ore al giorno in un ufficio non ce la farei". Ma se tutti ragionassero così le città si fermerebbero. “Questo è vero – risponde Carlo – però non è certo peggio della società che abbiamo costruito, dove siamo tutti schiavi e la gente è infelice".

Il video di RomaToday.it

Alcuni però, da quelle parti, passano proprio per andare a lavorare. "Gli darei due schiaffi", dice un corriere mentre trascina il suo bancale. "Gli ho dato la moneta per l’idea, è originale – dice invece un giovane papà – alla fine quanta gente viene pagata ma alla fine non fa niente, almeno lui lo dice".

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