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Incurabili, Annunziata e San Gennaro: così rinascono i tre ospedali

Presentato in Regione il piano di investimenti da 160 milioni di euro circa. De Luca: "Lavori terminati entro il 2026"

Gli Incurabili, l'Annunziata e il San Gennaro torneranno nel giro di qualche anno al centro della rete sanitaria di Napoli. Almeno è quanto assicura il presidente della Regione Vincenzo De Luca che ha presentato il piano di investimento da 160 milioni di euro per le tre strutture. L'intervento più complesso è quello da effettuare agli Incurabili, per il quale sono stati stanziati 106 milioni, visto che nel 2019 un crollo svelò le fragilità strutturali dell'ospedale oltre a obbligare diverse famiglie residenti a un rapido sgombero. Per completarlo bisognerà attendere il 2026. 

Per San Gennaro e Annunziata, invece, i tempi dovrebbero essere più brevi: tra i 12 e i 18 mesi. I tre nosocomi storici diventeranno ospedali di comunità, fornendo servizi ambulatoriali e specialistici alle comunità di riferimento. Agli Incurabili previsti posti letto per lungodegenza, recupero e riabilitazione funzionale, un Centro diurno per le demenze; ma anche un museo delle arti sanitarie, il recupero della farmacia settecentesca e della biblioteca.

Al San Gennaro dei Poveri, nel cuore del Rione Sanità, troveranno posto, oltre alla Casa e all'Ospedale della Comunità, anche Suap, Hospice e Struttura intermedia residenziale. Per l'Annunziata, invece, il programma prevede un ospedale di comunità pediatrico, day hospital, day surgery e Centrale operativa territoriale. Trattandosi di tre strutture già esistenti, Vincenzo De Luca e Ciro Verdoliva, direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro, hanno assicurato che non ci sono problemi legati al personale. "Discorso diverso, invece, per gli ospedali di comunità da realizzare nel resto della città - ha spiegato De Luca - per i quali la Regione ha chiesto al Ministero della Salute la copertura finanziaria ricevendo una risposta negativa".  

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