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Orsini: "Mi scrivono da Mariupol. Quello che avevo previsto si sta avverando"

Il docente napoletano torna a parlare della guerra in Ucraina

"Sono in contatto con famiglie a Mariupol che mi scrivono tutti i giorni e mi dicono 'professore, parli. Voi italiani siete impazziti a dare armi'. Queste donne che mi scrivono con bambini morti non hanno voce, la propaganda della Nato ci fa credere che tutte queste persone vogliano la guerra. Ci sono migliaia di mamme, bambini e genitori che non la vogliono".

Queste le parole del professor Alessandro Orsini, docente di sociologia del terrorismo internazionale, a Cartabianca ieri sera.  "Se la Russia è in difficoltà, gli ucraini sono più in difficoltà della Russia" ha aggiunto. "Se la Russia dovesse trovarsi in una condizione disperata ricorrerebbe ad armi devastanti con cui riuscirebbe a vincere la guerra: lo dice il capo della Cia, non lo dico io". 

E ancora, come scrive Today.it: "Tutte le previsioni che avevo fatto si stanno verificando una dopo l'altra". "Avevo detto - ha spiegato - che la Russia era in grado di sventrare l'Ucraina come e quando vuole ed è quello che sta accadendo. Non riesco a comprendere questa esaltazione retorica della resistenza ucraina. Va benissimo lodare il coraggio dei combattenti ucraini, sono un loro ammiratore. Ma come si fa a non comprendere che Putin sta letteralmente devastando l'Ucraina da cima a fondo? Come si fa ad essere così ciechi?". 

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