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De Luca chiude le scuole, il grido dall'arme delle Municipalità: "Rabbia e frustrazione"

Il presidente della X Municipalità di Napoli, Diego Civitillo, lamenta quella che definisce "ordinanza draconiana" non concertata con le istituzioni locali

L'ordinanza di ieri della Regione Campania, che per affrontare l'emergenza Covid-19 ha disposto nuovamente la chiusura delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. La denuncia di molti rappresentanti istituzionali è che la decisione sia stata presa senza alcun confronto.

È il caso del presidente della X Municipalità di Napoli (Bagnoli e Fuorigrotta) Diego Civitillo, che in un post sui social ha spiegato la difficoltà di chi si trova nella sua posizione.

"Volete sapere cosa si prova a fare il Presidente di una Municipalità?", chiede provocatoriamente Civitillo all'inizio del post.
Ricostruisce com'è andata, quindi: "Verso le 18 apprendiamo, mezzo stampa e senza alcun confronto, che da domani le Scuole sono chiuse fino alla fine di Ottobre a seguito della decisione del Presidente della Regione Campania. Perché? Perché oggi sono stati rilevati circa 1200 individui positivi al Covid-19 di cui solo una settantina sintomatici. Il tutto su una popolazione di 6 milioni di abitanti. Con dati sulle scuole tutto sommato contenuti e tali da non presagire atti draconiani".

Cosa ne pensa CIvitillo dell'ordinanza è presto chiarito: "Quindi, dopo mesi di riunioni, incontri con docenti e famiglie, problemi da risolvere, carenze strutturali pluritrentennali, risorse annunciate da ministri e sottosegretari mai arrivate, banchetti con ruote, banchetti senza ruote, niente banchetti, tamponi e test sierologici, procedure da seguire, mascherine e igienizzanti da consegnare, classi da allargare alla fine cosa facciamo? Chiudiamo le scuole. Chiudiamo solo le scuole. Perché ormai la scuola e l'istruzione in questa società valgono meno di una serata in un locale, della fabbrichetta del papi o di qualche campione sportivo".

"Ore 21.30 leggiamo l'Ordinanza, pensata male e scritta peggio non si capisce cosa si chiude e cosa no. Intanto le telefonate e i messaggi diventano decine e decine. Iniziamo a confrontarci tra Giunta Municipale, Direttore e Funzionari, perché mentre qualcuno gioca al far west con i comunicati qualcuno deve pur gestire il personale e le famiglie ormai allo sbando. Le scuole resteranno chiuse. Lascio a voi le conclusioni. Intanto anche oggi si va a letto tra rabbia e frustrazione", conclude Civitillo, che poi a chi tra i commenti gli chiede degli asili, spiega: "Non è chiaro. Nell'ordinanza non se ne fa menzione esplicita anche se pare che la includano nell'infanzia. Attendiamo le consuete precisazioni alle ordinanze regionali nella giornata di domani. Per ora in via cautelativa ed in attesa di ulteriori informazioni dalla Regione si chiude tutto anche se le decisioni sono tutt'ora in continua evoluzione".

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