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Da Roma a Napoli per operarsi in un centro d'eccellenza, la doccia fredda: "Equipe trasferita"

La vicenda di Benedetto Di Gasparro, che lancia un appello al presidente della regione Vincenzo De Luca

Esistono centri di eccellenza sanitaria, al Sud, che vengono scelti anche da pazienti fuori regione. Peccato che poi succeda che, al momento della chiamata per l'operazione, "tutto venga rimandato di mesi perché l'equipe è trasferita in un ospedale più piccolo dove è difficile recuperare le liste d'attesa". A raccontare la sua "odissea sanitaria" è Benedetto Di Gasparro, residente nel Lazio, ma di origine napoletane, che ha scritto una lettera-appello al presidente della Campania De Luca: "Se si vuole che anche dal resto d'Italia i pazienti vengano in Campania, questi problemi vanno affrontati e risolti subito - chiede - invece di aggravarli, mettendo in gravi difficoltà le persone valide che abbiamo la fortuna di avere".

La storia di Benedetto

Benedetto Di Gasparro ha raccontato la sua storia ad Adnkronos Salute. "Ho scoperto di avere un'ernia inguinale destra nel maggio 2022, ho cercato di informarmi su dove potermi operare e ho scoperto, con un certo orgoglio, che a Napoli il dottor Angelo Sorge e la sua equipe presso le strutture San Giovanni Bosco e Ospedale del Mare effettuavano questo tipo d'intervento senza ricorrere ai punti di sutura, annullando quindi, quasi del tutto, i rischi di dolore e anche di recidiva grazie a una rete autoassorbente da loro adattata".
"Ho letto commenti entusiastici da pazienti da tutta Italia che erano stati operati in Day surgery e che ritornavano a casa in giornata e potevano riprendere le loro attività nel giro di pochi giorni. Quindi - ha aggiunto - prenoto la visita e il 13 settembre 2022 vengo visitato dal dottor Sorge che definisce la mia situazione clinica come 'una bella ernia'. Mi viene detto che entro 2, massimo 3 mesi sarei stato chiamato".

L'appello a Vincenzo De Luca

 "Sono un cittadino come tanti altri che ha pagato le tasse per una vita - continua Di Gasparro - ho 70 anni, ho il diritto di essere curato nel pubblico e nei tempi stabiliti, inoltre vengo da Roma da una altra regione. Se si vuole che anche dal resto d'Italia i pazienti vengano in Campania, questi problemi vanno affrontati e risolti subito invece di aggravarli mettendo in gravi difficoltà le persone valide che abbiamo la fortuna di avere".
"Il governatore De Luca - conclude il paziente - non si deve poi lamentare se i campani vanno a operarsi in altre regioni, oppure si devono svenare nel privato. Perché non fornire il personale e le strutture? Chiedo a De Luca di non trasferire l'equipe del dottor Sorge al San Giovanni prima che si siano completati i lavori. E di metterla in grado, piuttosto, di aumentare i giorni d'intervento per poter smaltire questa vergognosa lista d'attesa".

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