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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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De Luca: "Omicron 2 sembra più aggressiva di Omicron 1. Usiamo la mascherina il più possibile"

Il presidente della Regione ha fatto il punto della situazione in Campania nel corso della consueta diretta del venerdì pomeriggio: "In altri paesi registriamo l'accensione di nuovi focolai. Credo sia ragionevole che ognuno di noi mantenga comportamenti prudenti"

"Le vicende della guerra ci hanno fatto perdere di vista l'altra emergenza, il Covid. Il governo ha deciso la conclusione della fase di emergenza. Ovviamente noi possiamo decidere con i decreti del governo tutto quello che vogliamo, poi bisogna vedere se si attiene a quello che decidiamo noi pure il Covid. Io invito i nostri concittadini ad avere sempre molta prudenza. E' chiaro che dopo due anni siamo tutti quanti stanchi, siamo stremati, abbiamo voglia di vivere e dobbiamo tornare a farlo. Ma siccome in altri paesi registriamo l'accensione di nuovi focolai di Omicron 2, che sembra più aggressiva di Omicron 1, credo sia ragionevole che ognuno di noi mantenga comportamenti prudenti, come l'uso della mascherina nei luoghi pubblici, al chiuso o sui mezzi di trasporto pubblico. Chi non si è vaccinato, vada a vaccinarsi. Cerchiamo di mantenere l'interesse delle nostre famiglie e usiamo la mascherina il più possibile. E' un piccolo sacrificio, che ha una grandissima utilità per proteggerci dal contagio, perchè ormai da una decina di giorni registriamo un aumento dei contagi e degli accessi nelle terapie intensive. Per carità, sono piccoli numeri, ma sono segnali che ci devono mettere in guardia rispetto al futuro. Quindi torniamo alla vita, ma con prudenza e giudizio". Così Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta social del venerdì pomeriggio, ha fatto il punto della situazione sull'aumento dei contagi da Covid-19 in Campania negli ultimi 10 giorni.

L'accoglienza dei profughi dall'Ucraina in Campania

Il governatore ha parlato anche dell'accoglienza dei profughi provenienti dall'Ucraina nella nostra regione: "In questo momento nel Covid residence della Asl Napoli 1 ospitiamo 37 nuclei familiari per 103 persone complessive, di cui 40 minori. Fra queste persone abbiamo 20 positivi, che sono in cura presso il Covid center. Complessivamente abbiamo accolto oltre 3500 persone solo a Napoli e stiamo proseguendo in un attività doverosa di accoglienza e di ospitalità per chi fugge dall'Ucraina. La prossima settimana l'azienda regionale di trasporto, l'Air, organizza un viaggio di due pullman in Ucraina, insieme alla parrocchia ucraina di Caserta, che all'andata trasporteranno medicinali e derrate alimentari a lunga conservazione e al ritorno porteranno in Italia 100 profughi. Sono aperti fino a lunedì 21 marzo due punti di raccolta ad Avellino e Caserta per questo materiale. Nel frattempo abbiamo curato al Monaldi di Napoli, dall'equipe del dottor Michele D'Alto, una ragazza ucraina di 26 anni, Yulia, che era affetta da una malattia rara, una cardiopatia congenita e complessa ed una grave ipertensione polmonare".

La possibilità di offrire lavoro stagionale ai rifugiati ucraini

"Abbiamo fatto un decreto per approvare una convenzione con gli albergatori per utilizzare gli alberghi liberi per accogliere famiglie di profughi, al di là del centro di raccolta che abbiamo al Covid residence di Napoli, per evitare di disperderci sul territorio regionale. Questa cosa può essere vista anche dal punto di vista della prospettiva: nei nostri alberghi possiamo accogliere famiglie e in prospettiva possiamo dare anche lavoro stagionale nel settore turistico e nel settore agro-industriale visto che lo scorso anno abbiamo avuto difficoltà a trovare personale per i lavori stagionali. Stiamo facendo quello che riteniamo sia doveroso per ogni persona di umanità e di civiltà per accogliere chi fugge da una guerra che sta assumendo carattere di grande disumanità", ha aggiunto De Luca.

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