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Tanti cittadini napoletani offrono case e camere per i rifugiati ucraini: "Travolti dalle offerte di aiuto"

"I napoletani confermano ancora una volta di avere un cuore grande", è il commento dell'assessore comunale alle politiche sociali Luca Trapanese

La grande generosità del popolo napoletano non si smentisce ancora una volta. A poche ore di distanza dall'appello del Comune di Napoli, sono già arrivate tantissime le offerte di aiuto da parte dei cittadini napoletani per i rifugiati provenienti dall'Ucraina pervenute all'ente di palazzo San Giacomo.

“Sono molto colpito dalla risposta travolgente dei cittadini napoletani che, numerosissimi, hanno risposto al nostro appello mettendo a disposizione non solo camere, ma anche intere case. I napoletani confermano ancora una volta di avere un cuore grande. Ecco i primi dati: ad oggi, con l'apertura del form di 'richiesta aiuto' avvenuto meno di 12 ore fa, sono pervenute oltre 600 mail con le quali si offrono circa 580 posti, di cui la metà in case ad uso esclusivo. Circa 100 psicologi, 150 mediatori e 180 offerte di medicinali”, dichiara l'assessore comunale alle politiche sociali Luca Trapanese.

Definito il processo di accoglienza

Questa mattina presso la Prefettura di Napoli si è insediata la cabina di regia, coordinata dalla prefettura partenopea, e composta da rappresentanti del Comune di Napoli, del Consolato ucraino a Napoli, dei vertici delle forze dell'ordine, delle forze armate e dei vigili del fuoco, delle Asl 1 Napoli centro, 2 nord  e 3 sud e delle Diocesi di Napoli e Pozzuoli.

E' stato definito il processo di accoglienza e di accompagnamento dei rifugiati: sono stati predisposti due centri di registrazione mobili che si occuperanno di redigere un documento provvisorio e di fare screening sanitario (tamponi Covid). Successivamente le persone saranno convogliate presso il Covid residence dell'ospedale del Mare, dove ci sarà un secondo screening sanitario più completo. Si potrà rimanere all'interno della struttura per quarantotto ore. 

Sarà inoltre attivata, sempre a cura dell'Asl Napoli 1, una struttura mobile appositamente attrezzata posta nelle immediate vicinanze del Consolato ucraino adibita alle stesse finalità. In tali sedi saranno presenti h24 mediatori linguistici messi a disposizione del consolato ucraino, il quale provvederà altresì a rilasciare il certificato consolare ai connazionali sprovvisti di documenti. L'Asl Napoli 3 sud, a sua volta, ha offerto la disponibilità del Centro sanitario di Portici per l'ospitalità di soggetti risultati positivi al Covid-19.

Se non saranno rilevati problemi di salute, il Comune di Napoli, con l'assessorato al welfare, entrerà in azione avendo il compito di ricollocare e accogliere i nuclei familiari ospitati precedentemente presso l'edificio-albergo dell'ospedale napoletano, nelle strutture che stanno aderendo al form che da ieri è on line sul sito ufficiale dell'ente di palazzo San Giacomo. 

Si prediligeranno strutture autorizzate, alberghiere e extra alberghiere, ostelli e comunità e, successivamente, quando questa tipologia di struttura sarà piena, si passerà agli alloggi privati.

Il Consolato ucraino a Napoli ha generato un link, già operativo, al quale possono accedere tutti i cittadini ucraini in arrivo nell'ambito metropolitano napoletano registrando i propri dati e segnalando data, luogo, orario di arrivo, eventuali richieste alloggiative o la destinazione presso parenti o conoscenti.

Il modulo da compilare sul sito del Comune

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l'assessore comunale alle politiche sociali Luca Trapanese, nell'accogliere gli inviti e le sollecitazioni che stanno pervenendo in gran numero da parte di associazioni, residenti e professionisti, invitano i cittadini a comunicare liberamente la propria disponibilità a fornire aiuti concreti alla popolazione ucraina in difficoltà, mediante la compilazione di un form sul sito ufficiale del Comune di Napoli

Attraverso la compilazione del modulo on line è possibile rendersi disponibili per: aiuti medici/sanitari, mediazione culturale, alloggi in abitazioni private, alloggi in strutture alberghiere, alloggi in strutture extra-alberghiere, alloggi in convento, alloggi in comunità, supporto psicologico. Non sono richiesti generi alimentari, vestiario, giocattoli e/o altro non indicato sul sito del comune.

L'appello dell'assessore Trapanese: "Dimostriamo di essere la città del cuore e dell'accoglienza"

"E' il momento per Napoli ed i suoi cittadini di dimostrare, come sempre, di essere la città del cuore e dell'accoglienza. Sono in arrivo tante donne e bambini ucraini e noi del Comune di Napoli, al di là di una serie di attività, vi chiediamo di aiutarci ad accogliere. Non abbiamo bisogno di indumenti, di cibo e di giocattoli, ma abbiamo bisogno di accoglienza: nelle vostre case, nelle strutture alberghiere, nelle strutture extra-alberghiere, o anche conventi, ostelli, comunità. Sul sito del Comune di Napoli troverete il link dove potrete partecipare per dare la vostra disponibilità, anche dal punto di vista psicologico, di mediazione culturale, oppure di supporto medico. Mi raccomando, confidiamo in voi per tantissime adesioni. Grazie, soprattutto per accogliere i nostri fratelli ucraini nel modo giusto". Queste le parole dell'assessore comunale alle politiche sociali Luca Trapanese in un video appello alla cittadinanza partenopea diffuso attraverso la web tv del Comune di Napoli. 

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