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Nino D'Angelo: "Ho conosciuto anche io la depressione. Sono stato schiavo di questa malattia"

"Per tre anni l’ho combattuta e quando ne sono uscito mi sembrava di essere rinato"

Nino D'Angelo parla sui social di depressione, citando un estratto dal suo libro "Il poeta che non sa parlare", sul difficile periodo vissuto alla morte dei suoi genitori.

"Il vuoto che aveva lasciato la morte dei miei genitori inghiottiva il mio vivere e così ho conosciuto la depressione. Sì anche io sono stato schiavo di questa malattia che prende il tuo umore e lo butta giù nel profondo più oscuro dove abita la paura, e impari a conoscerla e a conviverci ogni momento, quando lei vuole, perché tu vuoi e non sai perché sei lì, fuori dalla gioia, senza interesse per niente. Per tre anni l’ho combattuta e quando ne sono uscito mi sembrava di essere rinato. Quella batosta mi aveva fatto aprire gli occhi davanti a tutte le cose belle che mi circondavano e a cui io non facevo più caso, come il vedere crescere i miei figli, accorgermi che ormai Toni andava alle feste da solo e indossava i miei vestiti, andare a vedere il mio campioncino Vincenzo giocare a pallone nel campetto della scuola, oppure riscoprire il piacere di uscire la sera con Annamaria e farle la corte al tavolo di un ristorante come avevo fatto sempre. Ero ritornato me stesso, avevo ritrovato la forza di riprendermi la mia vita"

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