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Multe pazze in centro, il Comune perde tutti i ricorsi: "È danno erariale"

La vicenda risale al 2020, quando l'amministrazione de Magistris istituì diverse isole pedonali senza informare i cittadini. Il Giudice di pace ha condannato Palazzo San Giacomo in quasi tutti i procedimenti. L'esposto di due avvocati alla Corte del Conti: "Perdite per milioni di euro"

Se non fosse tutto drammaticamente vero ci sarebbe da ridere di gusto. A due anni di distanza si torna a parlare delle multe pazze nel centro storico di Napoli, scaturite da un clamoroso errore del Comune durante l'amministrazione de Magistris. 

La novità è che il Comune sta perdendo quasi tutte le cause a seguito dei ricorsi degli utenti. Un trend che suggerisce due conseguenze: mancato incasso delle multe elevate e enorme aggravio per la condanna a pagare le spese legali. Anche perché parliamo di centinaia di migliaia di verbali: oltre 187mila.

Dati che hanno spinto due avvocati, Giacomo Privitera e Mario Muto, a presentare un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale.

L'errore del Comune

E' il giugno del 2020, subito dopo il primo lockdown, e l'amministrazione de Magistris, per aiutare il commercio in epoca di pandemia, istituisce sei isole pedonali nel centro storico di Napoli. Peccato, però, che la cosa non venga nè comunicata alla cittadinanza nè segnalata a dovere. Risultato: migliaia di cittadini incappano in multe salatissime di cui non hanno alcuna colpa. "Ci sono cittadini che hanno ricevuto anche 50-60 notifiche, con importi esorbitanti - spiega l'avvocato Privitera - molti di loro semplicemente stavano tornando a casa".

Le promesse mancate della Giunta de Magistris

Dopotutto, che si fosse trattato di un errore madornale se n'era accorta anche la Giunta de Magistris. Lo stesso ex sindaco dichiarò per oltre un anno, a più riprese, che i cittadini non avevano colpa alcuna e che le multe sarebbero state annullate, seguita a ruota dall'allora assessore Alessandra Clemente. Entrambi smentiti, poi, da una relazione dei tecnici del Comune. Di fatto, non c'è mai stata alcuna possibilità di annullare quei verbali perché non è nei poteri dell'Amministrazione. "Sono tantissimi i cittadini - proseguono i due legali - che credendo alle parole della Giunta non hanno neanche fatto ricorso e oggi si trovano le cartelle esattoriali a casa". 

L'estremo tentativo fu quello di appellarsi al prefetto affinché accogliesse i ricorsi dei cittadini. Ma anche in questo caso, si è trattato di parole al vento. "La Prefettura ha rigettato quasi tutti i ricorsi, non ascoltando le indicazioni del Comune e costringendo i cittadini a ricorrere agli avvocati" aggiunge Privitera. 

Il danno erariale

Da una relazione degli uffici tecnici comunali, si apprende che il Comune ha pagato circa 3 milioni di euro per notificare multe pur sapendo che le stesse erano illegittime. "A questo bisogna aggiungere - afferma Mario Muto - che in bilancio sono stati conteggiati 13 milioni di euro come ricavato delle contravvenzioni, ma buona parte di questi soldi non entreranno mai nelle casse di Palazzo San Giacomo. Come se non bastasse, l'Ente è stato condannato a pagare le spese legali. Era tutto prevedibile, perché nessuno ha fatto nulla? Chi pagherà?". 

In questo teatro dell'assurdo, dopo due anni nessuno si è preso la responsabilità di ciò che è successo. Nessuno ha chiesto scusa ai cittadini.

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