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Alla scoperta dei veri fratelli Frattasio di Mixed by Erry (VIDEO)

Intervista ai fratelli Frattasio che dall'uscita del film stanno vivendo una nuova fama lontano dalle pagine della cronaca, tanto da ricevere l'attenzione anche della stampa estera. Li abbiamo incontrati insieme a Simona Frasca, l'autrice del libro che porta in auge la loro storia da cui Sidney Sibilia ha tratto il film

"Il successo è successo, non l'abbiamo cercato. Non volevamo arricchirci. Né eravamo furbi, ma solo incoscienti e per necessità" , parla Enrico Frattasio a nome suo e dei suoi fratelli, Peppe e Angelo, il vero, anzi, i veri Mixed by Erry, che da quando è uscito al cinema il film di Sidney Sibilia sono sulle pagine dell'attualità, richiamando anche l'attenzione di colossi della stampa estera come The Guardian e il New York Times.

Enrico, Peppe e Angelo sono meravigliati, non si sanno spiegare il motivo di quest'attenzione, così come non se lo spiega Simona Frasca, l'autrice del libro 𝑴𝒊𝒙𝒆𝒅 𝒃𝒚 𝑬𝒓𝒓𝒚. 𝑳𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒊 𝑭𝒓𝒂𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊 𝑭𝒓𝒂𝒕𝒕𝒂𝒔𝒊𝒐, che ha dato il là a Sibilia e al suo sceneggiatore Festa a trarre questo film diventato già un cult, infatti, la Frasca ha anche cofirmato il soggetto.

Tutto parte da prima della Pandemia, quando uno degli editori di Ad Est dell'Equatore ha incontrato casualmente Enrico Frattasio che da quando è uscito di prigione, come i suoi fratelli, si è dedicato ad attività e al commercio legale. Colpito dalla storia, ne parla a Simona Frasca, docente di etnomusicologia all’Università Federico II di Napoli. E' entusiasta e decide di fare delle ricerche.

L'autrice napoletana ha incontrato per tre anni i "re" della contraffazione musicale rincorrendoli in città e provincia. All'inizio riottosi, si lasciano convincere dalla sensibilità e il rispetto di Simona Frasca e accettano di raccontare come sono andate le cose realmente, sfatando miti e aprendosi dicendo come sono andate le cose. Simona, ricostruisce così, la vera epopea del falso che ha riempito di musicassette targate Mixed by Erry le bancarelle di mezza Italia.

Il volume è arricchito dalla testimonianza diretta dei protagonisti di quegli anni, Luciano D’Angelo, il magistrato che indagò sulla loro attività, Enzo Mazza, oggi amministratore delegato della FIMI, e ancora tra gli altri, Peppe Vessicchio, Nino D’Angelo, Federico Salvatore e Marco Messina. 

I loro racconti contribuiscono a definire l’impatto di Mixed by Erry sulla città di Napoli, attraverso il loro rapporto con la giustizia, il carcere e il gioco d’azzardo, perché la loro stessa vita è stata un grande azzardo. Ne viene fuori un affresco degli ultimi 20 anni, una ricostruzione antropologia di una faccia di Napoli che una generazione vissuta a cavallo tra gli anni 80 e 90 ha vissuto e in qualche modo è stata anche inconsapevolmente testimone e partecipe. La maggior parte dei napoletani che oggi ha 40 anni o giù di lì, ha ancora un a musicassetta superstite di Mixed by Erry.

Chi sono i veri fratelli Frattasio

Dietro quel marchio non c'era una sola persona ma quattro: Peppe, Enrico, Angleo e Claudio, quest'ultimo prfersice prendere le distanze a causa di divergenze familiari.

Peppe era l'imprenditore, Enrico il creativo appassionato di musica che desiderava fare solo il dj e Angelo che curava tutta la parte gestionale. Ci sono tanti miti e molte leggende attorno a loro, come le talpe che c'erano a Sanremo, dei soldi nascosti ma persi perché seppelliti.  fantasticherie. La verità dei fatti è che illegalmente  hanno creato un’azienda molto organizzata nei dettagli: Enrico, Peppe, Angelo e Claudio davano lavoro a oltre 100 persone, fatturavano miliardi di lire, si fornivano presso le grandi imprese produttrici di supporti magnetici e di apparati di registrazione.

Se tornassero indietro non lo rifarebbero camabiando buona parte del loro destino che li ha segnati, anzi, il messaggio che vogliono lanciare è: è seguire la passione ma con disciplina, dove tutto sia legale. Il sogno ora sarebbe rilanciare il marchio ma alla luce del sole dove tutto è affidato alla legalità. 

Inoltre gli utili che stanno guadagnando da quando la storia è diventata mediaticamente affascinante vogliono donarli in beneficenza. 

Abbiamo incontrato Simona Frasca e i fratelli Frattasio al Teatro Bellini dove hanno presentato il libro. Durante questa intervista fatta in uno dei palcoscenici che vede esibirsi artisti di levatura internazionale i Frattasio hanno raccontato questa storia familiare dove non ci sono eroi, ma solo dei ragazzi che hanno in quegli anni 80 venendo da quartiere difficile di Napoli come Forcella hanno sbagliato e che hanno pagato il conto con la giustizia e che hanno ricomonciato da zero cambiando vita: Enrico e Peppe hanno due attività commerciali, l'uno di creazione di scatole, mentre l'altro di telefonia, Angelo, invece, è in pensione. 

Un'avventura iniziata  per divertimento e per necessità fatta di aneddoti spiritosi, anche rocamboleschi, dove emerge la creatività che sta anche nell'arte dell'arrangiarsi, ma anche di dolore, che ha costato sofferenze e separazioni familiari.

Oggi, per Enrico si apre anche l'opportunità di essere davvero un dj e di vivere il suo amore per la musica: stanno arrivando richieste da tutta Italia per far suonare Enrico come dj e, dopo la presentazione del libro, il Teatro Bellini è stata la prima prova di esibirsi con un grandissimo pubblico con una serata dedicata alla musica anni '80 andata sold out. 

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