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Spazio, partita la missione Vega: coinvolta anche la Federico II di Napoli

Dopo sette rinvii, il via nella notte dalla base spaziale di Kourou in Guyana francese

Dopo sette rinvii, è ripartita nella notte la missione Vega, dalla base spaziale di Kourou in Guyana francese. Il vettore europeo, progettato, sviluppato e costruito da Avio, ha perfettamente messo in orbita, su quote diverse, ben 53 tra nano, micro e minisatelliti (da 1 a 400 kg) a beneficio di 21 clienti di 13 differenti Paesi.

I satelliti hanno diverse applicazioni, incluse l'osservazione della Terra, le telecomunicazioni, la scienza, la tecnologia e l'istruzione. Questo lancio multiplo - spiega l'Asi - "rappresenta un record per un vettore del Vecchio Continente". 

A bordo tra gli altri payload rilasciati in orbita - riporta l'Adnkronos - c'è anche un laboratorio di microgravità - DIDO3 - nato dalla collaborazione tra l'Agenzia Spaziale Italiana e quella Israeliana ISA, in cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Scienza e della Tecnologia di Israele. A bordo di DIDO-3 quattro esperimenti congiunti italo-israeliani nei settori della ricerca biologica e farmacologica - controllati da terra attraverso un'applicazione mobile - che vedono, per la parte italiana, il coinvolgimento dell'Università Federico II di Napoli, dell'Università di Roma 3, dell'Università di Roma Tor Vergata e dell'Università di Bologna.

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