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Giornata dei Poveri, Monsignor Battaglia: "Dobbiamo sentire il loro grido di dolore"

I passaggi del messaggio che l'arcivescovo di Napoli ha inviato alla comunità diocesana

"La Chiesa di Napoli è chiamata oggi più che mai a riconoscere il grido del povero che sale dai vicoli, dalle piazze, dai quartieri della città". È il principale passaggio del messaggio che l'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, ha inviato oggi alla comunità diocesana in occasione della V Giornata Mondiale dei Poveri.

"Qualche giorno fa, aprendo il nostro XXXI Sinodo Diocesano vi consegnavo la mia prima lettera pastorale nella quale invito tutta la comunità all'ascolto: come Chiesa ci è chiesto di partire anzitutto dall'ascolto dei poveri perché senza di essi non può realizzarsi nessun processo di reale rinnovamento. I poveri – ha proseguito l'arcivescovo – li abbiamo sempre con noi. È vero. Ma questo significa che l'accoglienza e la solidarietà non possono essere tormentoni di un periodo storico ma ordinario della storia umana".

Infine Monsignor Battaglia ha ricordato che Papa Francesco ci ha invitato "a rivolgere il nostro sguardo su di essi (i poveri,ndR), sulla loro dignità, sulla capacità di affidamento al Signore ma anche sull'attesa di liberazione che nasce dal loro cuore, dalla loro presenza". E a Napoli "antiche e nuove povertà si susseguono senza sosta e le emergenze quotidianamente affiorano con tutta la loro drammaticità".

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