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Covid, mezzi pubblici strapieni veicolo di contagio: l'allarme

Carlo Rienzi di Codacons minaccia, tra i vari enti pubblici secondo lui responsabili, anche quelli campani: provvedimenti o sarà denuncia per concorso in epidemia

C'è anche Napoli nell'invettiva di Codacons contro la situazione dei trasporti pubblici nelle grandi città, veicolo - secondo il presidente dell'associazione Carlo Rienzi - di sicuro contagio.

''Le immagini circolate negli ultimi giorni attestano come nelle città italiane, a Roma come a Napoli e Milano, i mezzi pubblici viaggiano spesso strapieni oltre la capienza massima consentita dalla legge, mettendo seriamente a rischio non solo la salute dei passeggeri ma anche quella dell'intera collettività''. È quanto afferma il Codacons, che chiede un intervento del Governo per garantire sicurezza e salute pubblica sul fronte dei trasporti.

''Dinanzi all'incapacità di Regioni, Comuni e società dei trasporti di evitare assembramenti di passeggeri su bus, metro e tram, non c'è altra via che limitare la capienza massima sui mezzi pubblici, che deve essere subito ridotta al 50% - afferma il presidente Carlo Rienzi - Il preoccupante aumento dei contagi registrato nel nostro paese non può essere combattuto solo nei luoghi della movida, ma occorre partire dai servizi di cui usufruiscono ogni giorno milioni di italiani''.

''Per questo chiediamo di portare la capienza massima dei mezzi pubblici al 50%, aumentando il numero di bus, metro e tram in circolazione e diversificando gli orari di apertura di uffici e scuole, in modo da evitare sovraffollamenti negli orari di punta - prosegue Rienzi - E se i Comuni non saranno in grado di svolgere controlli presso le stazioni della metro e sui bus per vigilare sul rispetto delle norme, sarà inevitabile una denuncia in Procura nei loro confronti - come quella già presentata a Milano - per il reato di concorso in epidemia'' - conclude il presidente Codacons.

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