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Giovedì, 23 Marzo 2023
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Metro Linea 1, l'assessore Cosenza: "Prove dei treni di giorno il male minore, seppur doloroso"

L'assessore comunale ai trasporti e alle infrastrutture chiarisce: "E' dolorosissimo, però per noi immettere un secondo treno significa portare ai cittadini un miglioramento molto grande". Si spera in una svolta nell'agitazione sindacale in Ansfisa

Dopo le precisazioni dei giorni scorsi del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e di Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, anche l'assessore ai trasporti e alle infrastrutture Edoardo Cosenza, nel corso dell'ultima riunione della Commissione comunale consiliare infrastrutture, mobilità e Protezione civile, presieduta da Nino Simeone, è intervenuto sul tema relativo alla problematica di effettuare le prove dei nuovi treni della Linea 1 della Metropolitana di Napoli durante il giorno e non più in orario notturno, come avveniva in precedenza. 

Al momento è in corso una vertenza sindacale a livello nazionale che non rende possibile il collaudo notturno dei treni con il personale dell'agenzia addetto alle verifiche: “In Ansfisa c’è un cambio di vertice, siamo in attesa che si insedi il nuovo direttore generale, con il quale ci sono stati già contatti. C'è già stata una promessa di passare da una commissione a due/tre per accelerare. Le prove dei treni sono per me così importanti che dovendo scegliere il male minore, in questa fase di forte agitazione sindacale, purtroppo il male minore è chiudere alcune ore di mattina la linea 1. Questa settimana accadrà giovedì. E' dolorosissimo, però per noi immettere un secondo treno significa portare ai cittadini un miglioramento molto grande, perchè il tempo di attesa scenderebbe a 10 minuti e mezzo. I vecchi treni, peraltro, danno sempre più segni di cedimento. Si può peggiorare, invece che migliorare. Nei giorni scorsi due dei vecchi treni si sono fermati contemporaneamente e quando accade ciò, non c'è altra alternativa se non quella di ridurre la tratta. Quando mancano due treni, il tempo tra due treni è talmente grande che si creerebbe un affollamento in banchina e non ci sarebbe più sicurezza. Per motivi di sicurezza, dunque, bisogna ridurre la tratta. I tecnici di Anm sono poi bravissimi a rimettere in sesto treni che, ricordo, hanno oltre 1 milione e mezzo di chilometri. La situazione è davvero delicatissima ed è per questo motivo che bisogna accelerare con i nuovi treni. Le prove dinamiche su pista si faranno questo giovedì per molte ore. Noi con Anm lavoriamo tutte le notti, ma finchè non si regola questo difficilissimo passaggio da ex Ustif ad Ansfisa e non si dipana questa agitazione sindacale interna, questo problema non si risolve. Dovendo scegliere, però, ripeto, il male minore è fermare, purtroppo, per alcune ore i treni, non di mattina prestissimo chiaramente visto che è l'orario più caldo, altrimenti noi non mettiamo in circolazione il secondo nuovo treno. Noi speriamo che già in questa settimana ci sia una svolta sindacale a Roma per risolvere questa qestione, ma non c'è certezza. Abbiamo già la commissione per il terzo treno, con il quale si porterebbero a 9 minuti i tempi di intervallo fra due treni. Giovedì, nel frattempo, si chiuderà dalle 9.30 fino a pomeriggio inoltrato, perchè dobbiamo fare quante più prove è possibile. Si tratta di prove di frenatura, in varie condizioni, sono prove delicatissime che si possono fare solo in linea. In settimana speriamo si risolva questa agitazione sindacale. Dopo queste prove dinamiche, per le quali non basterà un solo giorno, bisognerà poi fare soltanto 5000 km, ma questo è un fatto nostro interno, possiamo farlo di giorno, di notte, non ci sono problemi. Alcuni degli stop giornalieri, questo devo precisarlo, si fanno per i vecchi treni. I vecchi treni sono sicuri, perchè sono provati sistematicamente. I nuovi treni, che sono tanti, gradualmente compenseranno anche i vecchi. Il piano è, man mano che immettiamo i nuovi, mandare in pensione i treni vecchi più deficitari. Noi di treni nuovi ne abbiamo già 19 disponibili. Attualmente ne circolano sei vecchi ed uno nuovo. Con il secondo nuovo treno che immetteremo, l'attesa media scenderà a 10,5 minuti, con il terzo 9 minuti. Nel giro di questa giunta Manfredi avremo i treni con cadenza europea", ha spiegato nel dettaglio l'assessore Cosenza. 

Le parole del sindaco Manfredi nei giorni scorsi

"Sulla metro c'è un problema nazionale su cui mi sto battendo da mesi. I collaudi, che non dipendono dal Comune ma da un'agenzia nazionale, sono sempre stati fatti di notte ma adesso c'è una vertenza sindacale per cui gli ispettori vogliono lavorare solo di giorno. Si tratta di un disagio che ritengo inaccettabile. I collaudi si devono fare per forza altrimenti si fermerebbero i treni e non potremmo mettere in opera i nuovi che tutti aspettano. Adesso io mi auguro che ci sia maggiore sensibilità, a livello nazionale, per risparmiare ai cittadini napoletani questi disagi e, come sempre si è fatto e come noi abbiamo chiesto, tornare a fare i collaudi dei treni di notte". Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi nei giorni scorsi sulla problematica dei collaudi diurni dei treni della metro Linea 1. 

La nota di Ansfisa

"In relazione alle prove tecniche sul materiale rotabile della Linea 1 della metropolitana di Napoli, previste per mercoledì 1° febbraio 2023 dalle 9:15 alle 13:15, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, rende noto che la programmazione notturna al momento non è attuabile a causa di un’agitazione sindacale del personale addetto alle verifiche, transitato in ANSFISA dagli uffici ministeriali USTIF a gennaio 2022. ANSFISA è impegnata in un’intensa trattativa sindacale, che coinvolge anche altre amministrazioni, al fine di agevolare il nuovo inquadramento del personale tecnico". Questa la nota ufficiale di Ansfisa sulla questione. 

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