Messe presto di nuovo aperte ai fedeli: le preoccupazioni dei parroci
Cei e governo sono a lavoro per raggiungere un'intesa. Ripartenza prevista per fine mese
Sentimenti contrastanti. Sono quelli che provano i parroci di Napoli a proposito della ripresa delle messe con i fedeli, che avverrà nelle prossime settimane. Da una lato sono felici che le celebrazioni tornino alla normalità, dall'altro preoccupati delle norme da far rispettare e delle responsabilità sul piano sanitario.
Cei e governo sono a lavoro per raggiungere un'intesa sulla ripartenza: l'ipotesi è che si ricominci a fine maggio. I sacerdoti sono cauti, e identificano due problemi principali: come sarà gestita la fase 2 nelle realtà più piccole, e come verranno sanificati gli ambienti.
Per il primo problema, ad esempio, non è chiaro chi possa misurare la temperatura a chi entra in chiesa o come far rispettare il "numero chiuso" ai fedeli. Per il secondo problema, cioè la sanificazione continua degli ambienti, c'è da superare lo scoglio delle spese e da capire e a chi dovrà certificarla.
E c'è infine il problema del contagio. Molti sacerdoti si chiedono quali saranno le conseguenze nel caso dovesse capitare malauguratamente qualcosa. Sarebbe davvero difficile – è il loro pensiero – immaginare le chiese nuovamente chiuse.