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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Napoli in marcia contro la “turistificazione”

Verso la marcia del 6 aprile, giornata internazionale contro la bolla degli affitti e contro gli sfratti

"Napule nun adda cagnà!...", lo ripeteva come un mantra Funiculì Funiculà, l'autoironico killer di "No grazie, il caffè mi rende nervoso" interpretato da un grande Lello Arena. "Nun te piace 'o sole, 'a pizza, 'o mandulino!?". Eppure, proprio con la retorica del sole, pizza e mandolino, con le sue straordinarie bellezze architettoniche e paesaggistiche, ma anche con la macchina industriale del turismo di massa e la moltiplicazione delle rotte di trasporto low cost, Napoli sta vivendo un cambiamento molto veloce. E molto violento. Solo le città che muoiono non cambiano, ma i cambiamenti devono vedere protagonisti in primo luogo gli abitanti, le persone in carne e ossa, il vero "Patrimonio Unesco" di ogni città.

Seimila appartamenti diventati case vacanza in pochi anni, per lo più in regime di elusione fiscale, il forte incremento e l'inaccessibilità delle locazioni per studenti, precari e famiglie a basso reddito, le centinaia di sfratti per morosità incolpevole, la chiusura dei negozi di artigianato per la monocoltura della gastronomia seriale, l'enorme diffusione di lavoro nero e sottopagato nell'indotto turistico, la sproporzione tra rendite private e ricavi pubblici, l'impatto sul consumo di suolo, l'inquinamento e i trasporti, ci raccontano con chiarezza quello che non va. Un fenomeno, quello della turistificazione, già conosciuto e discusso da quasi tutte le grandi città europee, che svuota di gran parte degli abitanti i quartieri storici, trasformandoli in una disneyland musealizzata, in una finzione.

Perciò sono necessarie – a tutti i livelli – politiche di governo di questo fenomeno che tutelino le fasce più deboli della popolazione e l'idea stessa della città, una delle poche in Occidente ad avere ancora un centro storico vivo e vero. Nelle grandi città europee e statunitensi sono all'ordine del giorno le iniziative pubbliche su questo tema: Parigi, Amsterdam, San Francisco, Londra, Barcellona moltiplicano le cause contro Airbnb (e non solo) e discutono il rilancio delle politiche pubbliche. Perciò il 6 aprile la marcia contro la bolla degli affitti e contro gli sfratti, nello stesso giorno in cui manifestazioni analoghe si terranno a Barcellona e a Berlino, non è soltanto un appello rivolto agli sfrattati, agli studenti, ai precari sempre più in difficoltà a resistere nei quartieri storici, ma a tutte e tutti, perché riguarda la nostra visione comune della città, ciò che diventerà nei prossimi anni. Resta Abitante della Tua Città.

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