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Marcello Colasurdo, nuovo intervento chirurgico: come sta il "Re della tammurriata"

Il caso dello storico fondatore degli 'e Zezi è tornato alla ribalto in questi giorni per la richiesta del Comune di Pomigliano che gli venga concesso il sussidio della legge Bacchelli. Abbiamo contattato una sua amica per conoscere le sue reali condizioni di salute

Sono tantissimi, in questi giorni, gli attestati di stima e vicinanza per Marcello Colasurdo, fondatore del gruppo musicale ‘e Zezi che sta attraversando gravi problemi di salute. L'appello, da più parti, è che lo Stato intervenga e risponda, attraverso il Ministero della Cultura, alla richiesta del Comune di Pomigliano affinché gli venga concesso il vitalizio per artisti previsto dalla legge Bacchelli.

Colasurdo è "un esponente della musica e della tradizione popolare di enorme talento - ha spiegato il sindaco di Pomigliano Gianluca Del Mastro - un patrimonio per il nostro territorio e per i grandi valori che esso rappresenta". E, in un "momento di grande difficoltà", è "doveroso che lo Stato [lo] sostenga".

L'intervista alla dottoressa Marroni

Per chiarire le condizioni di salute dell'artista abbiamo contattato la dottoressa Mariapia Marroni, da tanti anni amica di Marcello. Non solo: è la persona che si è interfacciata con tutti i medici dei reparti in cui Colasurdo è stato ricoverato, sia per avere le corrette notizie cliniche sul suo stato di salute, sia – ci spiega – "per coordinare attività specialistiche come per esempio la ricerca di un centro di eccellenza per l'intervento oculistico cui è stato sottoposto".

Come sta oggi Marcello Colasurdo?
"Marcello ha una serie di problematiche generali che riguardano la sua salute che non mi sento di approfondire anche per regole di privacy. È comunque in uno stato generale che va attenzionato con farmaci assunti quotidianamente e corretta alimentazione".

Possiamo fare chiarezza sulle complicazioni più recenti?
"Nell’ultimo anno è stato sottoposto all'amputazione di un arto inferiore, laddove già era già stato amputato un piede l'anno scorso. Avrebbe dovuto, dopo la guarigione della ferita, completare la riabilitazione con l’uso di una protesi".

Invece c'è stato l'incidente.
"Marcello è caduto in casa, riportando un emovitreo, cioè sangue nel vitreo, problema che associato alla cataratta gli ha diminuito drasticamente la vista".

Un problema però, ed è questa la notizia che altri giornali hanno riportato erroneamente, che è stato recentemente risolto, vero?
"Sono stata io a cercare un centro di eccellenza perché si potesse operare. È così che siamo arrivati all'oculistica dell’ospedale di Caserta. Lì, con una organizzazione perfetta, grazie alla disponibilità del dottor Alfredo Matano della direzione sanitaria che mi ha messo in contatto con il dottor Valerio Piccirillo, Marcello è stato ricoverato e operato con successo. Ha quindi recuperato la vista".

E poi c'è stata l'operazione di questi ultimi giorni.
"Si è scoperto recentemente che la caduta gli aveva procurato due ematomi, e si è reso necessario un altro ricovero per trauma sottodurale. Sabato scorso è stato operato al Moscati di Avellino nel reparto di Neurochirurgia diretto dal dottor Armando Rapana, e le sue condizioni sono attualmente stabili. Quando Marcello sarà dimesso necessiterà di un ricovero per la riabilitazione motoria in una struttura adeguata, poi immaginiamo un futuro con un'organizzazione quotidiana di gestione delle sue patologie croniche. E c'è un'ultima importantissima cosa...".

Quale?
"Marcello è una roccia. Ha sopportato lunghe degenze, interventi, la solitudine in tempo di confinamento. Con la sua voce chiara e squillante ha ringraziato tutti i medici e il personale sanitario che lo ha assistito, e la sua Mamma Schiavona. Ha una grande personalità e fiducia nella vita, è un vero esempio di forza spirituale".

Un'ultima domanda. Lei, così come le persone che più gli stanno vicino, che ne pensate della richiesta di applicare per lui la legge Bacchelli?
"Ha tanti amici, e molti hanno ritenuto di proporlo per una forma di aiuto che gli potrebbe permettere una vita migliore in un futuro. Ma mi creda, adesso dobbiamo pensare a superare questo momento critico".

Chi è Marcello Colasurdo

Marcello Colasurdo, 67 anni, è un cantautore ex componente del gruppo operaio 'e Zezi. Il "Re della tammurriata" – nato a Campobasso ma pomiglianese da quand'era bambina – ha avuto una carriera lunga ed artisticamente molto rilevante. Alfiere della musica popolare, nel 2000 realizzò con gli Spaccanapoli il disco "Aneme perze" per la Real Word di Peter Gabriel, ed ha collaborato con Modena City Ramblers, Almamegretta e 99 Posse. Anche attore, può vantare un film con Federico Fellini e John Turturro.

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