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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Fuorigrotta / Piazzale Vincenzo Tecchio

Maradona eterno, il tributo della città al suo campione

Il ricordo ad un anno dalla morte, in una giornata in sua memoria: dall'omaggio al murale dei Quartieri all'inaugurazione della sua statua all'esterno dello stadio che adesso porta il suo nome

Non poteva che essere un giorno di pioggia il 25 novembre 2021, un anno esatto dalla morte di Diego Armando Maradona.

Napoli ha ricordato la sua leggenda soprattutto con l'inaugurazione della statua che l'artista Domenico Sepe ha donato alla città. Posta all'esterno dello stadio che ora porta il nome dell'asso argentino, l'opera all'altezza dei Distinti è stata battezzata alla presenza dello scultore, del patron del Napoli Aurelio De Laurentiis, di Diego Junior, e dei tantissimi volti noti della squadra che il pibe portò due volte allo scudetto.

Una festa a metà però, secondo i tifosi: in tantissimi erano assiepati all'esterno della recinzione senza la possibilità – per motivi di sicurezza – di avvicinarsi alla statua. A loro si è presto unita una folta delegazione di tifosi argentini del Boca, che ha cantato con i supporter del Napoli cori dedicati al comune idolo. Non morbidissimi, i tifosi azzurri, con Aurelio De Laurentiis: lo hanno più volte invitato ad andar via ("Che ci fai qui?") e contestato.

Il presidente azzurro dal canto suo aveva parlato poco prima ai Quartieri Spagnoli, dove aveva reso omaggio al murale dedicato al Pibe. "Vengo criticato per eccessiva rigidità verso i calciatori, ma credo che i calciatori vadano protetti dalle troppe tentazioni", ha spiegato. "Chi mi ha preceduto ha avuto il merito di sceglierlo e portarlo qui. Ma i calciatori vanno protetti dalle tentazioni", ha sottolineato, in una più che probabile frecciata a Corrado Ferlaino (peraltro tra i commossi partecipanti all'inaugurazione della statua).

De Laurentiis al murale dei Quartieri: "Avrei protetto Diego" | VIDEO

Maradona, tifosi Boca al murales per anniversario morte (Foto Nicola Clemente)

Tra i più commossi, a piazzale Tecchio, sicuramente Beppe Bruscolotti. "Oggi la tristezza coinvolge un popolo intero, anche per come se n'è andato Diego. Non è di mia pertinenza, c'è un processo in corso, alcune persone ne dovranno rispondere", ha detto a Notizie.it. Per poi aggiungere: "Maradona ha iniziato una storia che rimarrà per sempre, dato tutto come persona e come calciatore, sempre in difesa del club e dei napoletani. La nostra era un'amicizia vera e non lo dimenticherò mai, è stato un privilegio stare insieme così tanto tempo". "Ha fatto gioire il mondo intero, questo deve rimanere di lui. Oggi a Napoli piove, può essere che il cielo stia piangendo nel ricordo di Diego. Se n'è andato un grande personaggio nel bene e nel male. Ma al di là di questo parliamo di un simbolo che ha fatto la storia del calcio e non solo", ha quindi concluso l'ex capitano del Napoli.

Osannato quanto Bruscolotti dai tifosi presenti, un altro ex idolo azzurro, Bruno Giordano, ha sottolineato : "Diego è nel cuore di tutti noi, soprattutto di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo nella maniera vera e io l'ho conosciuto nel modo giusto. Una persona straordinaria e generosa, ogni giorno c'è una fitta al cuore quando pensiamo a lui". "Non potevi non volergli bene. C'eravamo sentiti prima della morte con dei messaggi perché a telefono non ce lo passavano più. Lo avevo sentito al suo compleanno, un mese prima", ha poi aggiunto.

Statua Maradona allo stadio (Foto Cesareo)

Alessandro Renica è stato l'ex compagno che alla statua ha messo la fascia di capitano al braccio. "Ci teniamo tanto che la storia venga ricordata", ha detto a TeleClub. "Diego mi manca tantissimo, come amico mi manca tantissimo. Chi non l'ha conosciuto non può capire, un ragazzo e poi un uomo con uno spessore straordinario. Io mi emoziono ancora adesso quando parlo di Diego, faccio un po' fatica". L'ex difensore azzurro non risparmia le critiche all'attuale società del Napoli. "Le condizioni in cui è morto Maradona fanno pensare, probabilmente fosse rimasto a Napoli non sarebbe rimasto da solo. Il dispiacere è che se avesse lavorato per il Napoli il suo destino sarebbe stato diverso". Poi ha aggiunto, a proposito di un'attenzione – a suo parere – soltanto postuma di De Laurentiis al D10s: "La gente capisce se tu vai dietro a una cosa del genere solo perché è mancato lui, nessuno si dimentica il prima. Non è bello, i tifosi amano quella squadra e in maniera incondizionata Maradona: dimenticarsi della storia non è una cosa bella".

Le parole di Diego Maradona Junior | VIDEO

Diego Maradona Junior, presente col figlio piccolo, è apparso particolarmente toccato da quanto aveva intorno. Ha spiegato che la statua era secondo lui bellissima, ringraziato l'artista per averla donata gratis, spiegato ai giornalisti che si era sentito con De Laurentiis: "Una bella persona, era la prima volta che avevo a che fare con lui. Poi per quanto riguarda la partita di domenica (Napoli-Lazio, quando verrà inaugurata questa volta all'interno dello stadio una seconda statua dedicata al Diez, ndR) sa benissimo che se ci sarà Stefano Ceci noi, la famiglia, non ci saremo".

Anche il Napoli di oggi, in una giornata così speciale, ha dedicato un pensiero al calciatore che ha vinto più di ogni altro con addosso la maglia azzurra. "Se dovessi raccontare in un film la stagione 2021/22 del Napoli gli darei il titolo 'In memoria di Maradona'", ha detto a Dazn uno degli uomini più rappresentativi della rosa, Kalidou Koulibaly. "Sarebbe bello dedicargli questa stagione, con lo scudetto sarebbe ancora più bello. Pensare che una leggenda come Maradona abbia detto certe parole su di me mi fa sentire fortunato". "Ho avuto la fortuna di vederlo in occasione di una partita contro il Real Madrid – ha aggiunto il francosenegalese – sono stato felicissimo".

La statua di Diego Armando Maradona all'esterno dello stadio (foto Gianluca Madonna)

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