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Striscia la Notizia, Luca Abete: "Il nostro tour negli studi medici ha lasciato tutti sconvolti"

"Abbiamo dato voce a tanti pazienti fin troppo pazienti, rassegnati ad un disagio inaccettabile". L'intervista di NapoliToday a Luca Abete sulla chiusura della stagione del programma satirico

Si è chiusa un'altra stagione piena di successi per Striscia la Notizia. Tra i protagonisti indiscussi l'inviato campano Luca Abete, che ha lanciato il divertente e amaro format "I quattro parcheggianti", vera novità del programma satirico di Antonio Ricci.

-Luca, che stagione è stata quella che si è chiusa di Striscia?
"Direi la stagione delle “mascherine”! Non è stato facile fare il nostro lavoro in strada con le numerose limitazioni imposte dalla pandemia. I primi mesi abbiamo usato mascherine con la nostra faccia stampata ed è stato il delirio: c’era chi mi chiedeva dove comprarle e chi mi accusava di spaventare i propri figli. Il bilancio comunque è positivo: siamo riusciti a realizzare, come sempre, servizi di grande utilità. Numerosi per denunciare malasanità e i disagi di tanti cittadini campani. Ci siamo occupati anche quest’anno di Terra dei Fuochi e abbiamo indagato e smascherato, anche, molte attività illecite che arricchiscono le casse della malavita organizzata". 

-L'emergenza Covid ha condizionato il modo di porsi in tv o si è cercato di dimenticare la pandemia per dare un senso di normalità ai telespettatori?
"Anche quest’anno Striscia la Notizia è risultato in diverse occasioni il programma più visto dell’intera giornata. Il segreto del successo è, da 33 anni, nella formula magica ideata da Antonio Ricci: regalare un sorriso senza però trascurare le ingiustizie e i problemi che affliggono milioni di italiani. Questo equilibrio è risultato vincente anche in questo periodo di emergenza. La satira, il divertimento, le stranezze che ci circondano hanno alleggerito le paure e il clima pesante imposto dalla pandemia. Le denunce e gli approfondimenti, sempre in chiave ironica, hanno contribuito a far sentire meno sole tante persone. In tanti ci ringraziano per questo impegno sociale a supporto anche di tante persone che, chiuse per mesi in casa, hanno trovato nel nostro programma un amico fedele".

-Il format quattro parcheggianti è stata la novità dell'anno a Striscia. Com'è nata l'idea e hai in serbo altre novità per il prossimo anno televisivo?
"La denuncia televisiva per essere efficace deve sorprendere. Con il mio staff e con gli autori del programma siamo sempre alla ricerca di un linguaggio provocatorio ed incisivo capace di valorizzare il significato delle denunce che facciamo. La parodia è uno dei filoni più apprezzati e così, visto che alcune attività illecite continuano indisturbate, abbiamo pensato di non denunciare più i trasgressori, ma di premiarli come in un talent show televisivo! E’ nato così “4 Parcheggianti”, seguito poi da “4 contrabbandieri”: un contest che evidenzia le attività illecite che vessano tanti cittadini. Il risultato è stato fenomenale. Un esperimento che rielabora con successo il concetto stesso di denuncia televisiva che molto spesso, se fatta in modo aggressivo, rischia di ottenere effetti contrari".

-C'è un servizio di quest'anno al quale sei particolarmente legato?
"Il nostro tour presso gli studi medici di medicina generale ha davvero lasciato tutti sconvolti. Anche noi non immaginavamo di trovare decine di persone, specialmente anziane, in coda per ore, anche sotto alla pioggia, in attesa di una visita o perfino di una semplice ricetta medica. Abbiamo dato voce a tanti pazienti fin troppo pazienti, rassegnati ad un disagio inaccettabile: i medici facevano le visite sul pianerottolo, affacciandosi alla finestra, calavano le ricette con il paniere dal balcone pur di non far entrare nessuno nello studio. Con l’aiuto delle forze dell’ordine e dei vertici della sanità regionale abbiamo ridimensionato sensibilmente questo fenomeno inammissibile".

-Dove trascorrerai le vacanze e cose ti auguri per il prossimo anno?
"Mi auguro che questo incubo sia ormai finito. Abbiamo rinunciato a troppe cose ed ora è importante uscirne con l’impegno di tutti. Penso soprattutto a chi ha perso il lavoro, vive disagi economici importanti e ha necessità di ripartire. Io mi godrò la pausa estiva di Striscia lavorando alla mia campagna sociale motivazionale universitaria #NonCiFermaNessuno. Mi godrò un po’ di campagna, il mio orto e gli affetti più cari che ho trascurato negli ultimi mesi. Mi piacerebbe tornare a girare il mondo, ma credo che resterò in Italia: ne approfitterò per vivere da turista il nostro splendido Paese e rilassarmi un po’".

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