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Torna Striscia la Notizia, intervista a Luca Abete: 16 anni da inviato tra novità, successi e polemiche

L'inviato campano è alla sua sedicesima partecipazione come inviato del tg satirico

Riparte la nuova stagione di Striscia La Notizia il 28 settembre. Tra le conferme non poteva mancare quella di Luca Abete, inviato di punta del tg satirico dal lontano 2005.

Luca, con quali emozioni ti prepari alla nuova edizione di Striscia?
"Questa è la mia sedicesima stagione a Striscia. Ci sono state varie fasi della mia esperienza. Ero inizialmente un ragazzo che provava a raccontare ciò che accadeva sul territorio. Poi con le inchieste dando voce alle persone, ricordo il periodo dell'emergenza rifiuti. In seguito ho avuto sempre più spazio ed infine negli ultimi anni mi sto divertendo a trasformare televisivamente parlando in maniera più ironica e provocatoria le nostre inchieste".

Puoi anticiparci qualche novità che ti riguarda in questa nuova stagione del tg satirico?
"Faremo una parodia di un format televisivo, ma non posso scendere nei particolari. La nostra missione è spettacolarizzare con lo stile di Striscia quello che accade nel territorio".

Negli ultimi tempi Striscia ha subito delle critiche di presunta antinapoletanità, mi riferisco alla diatriba Galli-Ascierto e alle polemiche su alcuni tuoi servizi. Qual è la tua posizione al riguardo?
"Mi accompagna da sempre. Mi chiamavano traditore quando parlavo di Terra dei Fuochi perchè rovinavo l'economia agricola. Stessa cosa sugli sversamenti nel litorale domitio. Alcune persone non se ne rendono conto o hanno interessi specifici e non vogliono far conoscere queste cose. Il vittimismo ha sempre fatto male alla nostra terra. Ma dall'altro lato ci sono migliaia di persone che mi incoraggiano e mi spingono ad andare avanti. Chi accusa Luca Abete o Striscia di parlare male di Napoli non guarda il programma. Ghione da Roma o Morello dal Veneto o Stefania Petyx da Palermo fanno gli stessi servizi. Strano che proprio qui in Campania c'è questo rancore contro chi parla del territorio. Mi preme dire che mi ritengono una persona fortunata in quanto ho una libertà totale di azione con Striscia, non c'è mai un tentativo di censurare le mie proposte, cosa rara nel nostro mestiere".

Dal punto di vista personale come hai vissuto l'emergenza Covid, il lockdown e il momento attuale?
"Come tutti gli italiani sono rimasto stupito da una realtà inimmaginabile. Mi sono attenuto alle regole, cercando di essere più attento possibile. Ho massimo rispetto per coloro che hanno gestito la situazione in maniera corretta. L'ho sentito il disagio, ma meno dei miei concittadini perchè ho avuto la fortuna di continuare a lavorare dato che Striscia non si è fermata". 

C'è un servizio o una tematica di cui vai particolarmente fiero?
"La battaglia sulla Terra dei Fuochi la sento particolarmente mia. La gente era assuefatta al disastro che si consumava e che provocava dei danni enormi. La gente mi accusava di speculare su un problema inesistente. Me ne sono occupato dal 2009 ed è stato poi bello vedere come le cose sono cambiate nel tempo attraverso manifestazioni e prese di coscienza. Me ne continuerò ad occupare finchè non ci sarà un rispetto dell'ambiente, delle regole e della gente".

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