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Giovedì, 18 Aprile 2024
La vertenza / Nola

Lavoratori di Leonardo in cassa integrazione: coinvolti gli stabilimenti di Nola e Pomigliano

Sono 3400 in totale, 1600 nei due siti napoletani. La rabbia dei sindacati: “Decisione inaudita”

“Quella di Leonardo, di annunciare in modo unilaterale a oltre 3.400 lavoratori di Grottaglie, Pomigliano, Nola e Foggia la cassa integrazione ordinaria a partire dal 3 gennaio prossimo, è una decisione di inaudita gravità. Questo evidenzia l’immobilismo che dura da anni in una Divisione, quella di Aerostrutture, fondamentale per il futuro del nostro Paese e per la stessa Leonardo. A questo si aggiunge la mancanza di una visione da parte di un Gruppo che per fare cassa, prima ha venduto Breda e STS ai giapponesi di Hitachi, oltre ad Ansaldo Energia, mentre ora ha messo sul mercato asset importanti come Oto Melara, Wass e la parte dell’Automazione.

È un provvedimento che contrasteremo con tutta la nostra forza, perchè privo di una strategia industriale e di un piano in grado di poter prevenire un disastro occupazionale, principalmente nel Sud Italia. Lunedì abbiamo programmato lo sciopero generale di tutto il Gruppo con manifestazione nazionale a Roma per chiedere al Governo e all’azienda il ritiro della procedura di cigo e l’apertura di un tavolo sulle prospettive industriali e sugli investimenti necessari per salvaguardare Leonardo da una catastrofe annunciata. Scioperiamo oggi per non chiudere domani!”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.

L'appello di De Luca 

Appello ai ministri campani perché siano parte attiva alla richiesta di incontro con il governo inviata al Presidente del Consiglio Mario Draghi per fare il punto sui programmi di investimento delle aziende pubbliche o partecipate dallo Stato in Campania e, più in generale, nel Mezzogiorno d'Italia. A lanciarlo è Vincenzo De Luca nel corso della diretta Facebook del venerdì dopo l'annuncio di Finmeccanica che dal 3 gennaio intende mettere in cassa integrazione oltre 1.600 lavoratori di Leonardo in Campania: 1.200 nello stabilimento di Pomigliano e 430 in quello di Nola. Il governatore auspica una "operazione verità per capire dove si stanno orientando gli investimenti, anche delle aziende pubbliche". "Continua - rimarca De Luca - la drammatica penalizzazione del Sud Italia in relazione agli investimenti ed alle scelte produttive. È veramente una situazione intollerabile". In queste ore la Regione Campania "sta lavorando per evitare un pericolo analogo per la Prismian di Pozzuoli, ma soprattutto dello stabilimento di Battipaglia". Il presidente della Regione ha poi parlato con il ministro Giancarlo Giorgetti in relazione ai bandi da pubblicare per i cavi della fibra ottica. "Ho chiesto al ministro - anticipa De Luca - di fare in modo che le aziende italiane non siano penalizzate rispetto a quelle cinesi. Se facciamo bandi che prevedono forniture di qualità possiamo salvaguardare le nostre aziende".

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