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"Laleo Lab", arriva il gioco da tavola 'made in Naples' sugli stereotipi

Prodotto dall'università Federico II, il gioco verrà distribuito nelle scuole superiori e attraverso la Crui in altri atenei

Saranno 250 gli studenti che giocheranno a Laleo Lab, il gioco da tavola sugli stereotipi prodotto dalla Federico II. Attorno a 15 tavoli nel foyer dell’aula Ciliberto del complesso universitario di Monte Sant’Angelo mercoledì 21 dicembre, alle 9.30, mentre gli studenti si sfideranno sulla conoscenza degli stereotipi, verrà presentato il gioco, il cui prototipo è stato prodotto dall’ateneo napoletano e sviluppato nell’ambito di un progetto per le scuole secondarie di II grado sulle tematiche di genere, ma di fatto è fruibile anche da un pubblico adulto.

Un gioco che fa riflettere

Attraverso il gioco si vuole indurre una riflessione sui significati veicolati dalla lingua per lavorare a un’individuazione e decostruzione degli stereotipi di genere ad essa sottesi. Laleo Lab vuol far riflettere sui significati veicolati dalla lingua per lavorare a una decostruzione degli stereotipi ad essa sottesi. Il gioco, sviluppato nell'ambito di un progetto per le scuole secondarie di secondo grado, ma di fatto fruibile anche da un pubblico adulto, si propone di far emergere gli stereotipi che, nell'uso comune e/o nella percezione individuale, sono associati alle parole, promuovere lo sviluppo di una narrazione alternativa della realtà libera da stereotipi, soprattutto di genere ed enfatizzare l'importanza della lingua come veicolo di valorizzazione delle differenze.

Come si gioca

Si gioca con le parole per acquisirne denotazioni e connotazioni prive di condizionamenti. Ad ogni carta è associata una parola. Tra le carte sono comprese parole, che declinate al maschile o al femminile assumono significati diversificati e non speculari come ci aspetteremmo, perché l'una o l'altra rimanda a stereotipi socialmente consolidati, parole tipicamente associate a referenti maschili o femminili, parole ricorrenti quando si trattano questioni di genere, oppure termini o locuzioni solo recentemente entrati nell'uso comune e che fanno riferimento a questioni in cui il genere è un elemento centrale. Il gioco include, inoltre, quattro tipologie di carte speciali: per poter vincere è necessario conquistarne almeno una per ciascuna tipologia. Ciascuna di queste carte presenta , in modo semplice e diretto, un personaggio che ha avuto un ruolo rilevante in ambito scientifico, artistico, culturale, sociale o politico: si tratta talvolta di donne il cui importante operato è stato dimenticato dalla storia, oppure di personalità che hanno ribaltato i modelli di ruolo dominanti, o ancora di figure che, sulla base di pregiudizi inconsapevoli, verrebbe naturale associare a contesti diversi da quelli di appartenenza o in cui effettivamente hanno operato.

Il gioco verrà distribuito nelle scuole superiori e attraverso la Crui in altri atenei.

Nel corso della presentazione, si alterneranno gli interventi della senatrice Valeria Valente, di Lella Palladino della Cooperativa EVA, di Angela Gargano dell'INFN e le docenti federiciane Francesca Dovetto e Antonella Liccardo.

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