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"Junior Cally sessista, no a Sanremo": la crociata contro il rapper parte da Napoli

È stata la dirigente dell’istituto comprensivo Donizetti di Pollena Trocchia a far partire una petizione

Sta raccogliendo molte adesioni la petizione di una preside di Pollena Trocchia contro la partecipazione del rapper Junior Cally alla prossima edizione del Festival di Sanremo.

Angela Rosauro, dirigente dell'istituto comprensivo Donizetti, spiega: "La scuola non può restare zitta davanti a un cantante che inneggia allo stupro, alla tortura, al femminicidio. Non può restare zitta dinanzi alla Rai che lo manda in mondovisione, gli offre la straordinaria vetrina di Sanremo, si rende complice delle sue parole. La scuola non può restare zitta, se non vuole che si cancellino gli insegnamenti contro la violenza, le manifestazioni contro il femminicidio, le panchine rosse, le scarpette rosse".

L'insegnante ha scritto anche alla Commissione parlamentare di vigilanza Rai. La sua non è un'iniziativa isolata, ha dalla propria parte numerosissimi colleghi con la quale si è confrontata. Dirigenti, insegnanti, ma anche genitori e alunni.

"Dobbiamo difendere il diritto dei nostri ragazzi - si legge sulla pagina Facebook della preside - a crescere liberi dai condizionamenti di un sistema economico perverso che ha da sempre individuato nella loro fragilità solo una macchina per fare soldi".

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