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Qualità dell'aria, a Napoli situazione critica: soglia limite sforata continuamente

L'Oms stabilisce il limite non pericoloso di polveri sottili a 20 microgrammi al metro cubo d'aria. L'Europa a 50, superabili 35 volte in un anno. A Napoli il superamento è quasi quotidiano

Anni e anni di soglia massima d'inquinamento consentito superata. È la situazione emersa a Napoli, con un'indagine di Legambiente che ha messo a sistema i dati raccolti dalle centraline dell’Arpac relativi al periodo che va dal 2014 al 2018.
Nel periodo in questione, polveri sottili ed ultrasottili sono andate sempre ben oltre la cifra seconda la quale, per l'Oms, la salute dell'uomo è a rischio (20 microgrammi per metro cubo d'aria, mentre il limite europeo è 50 microgrammi).

In Campania non è andata male soltanto Napoli, nella graduatoria stilata da Legambiente tutti i capoluoghi di provincia raggiungono risultati non sufficienti, con Avellino leggermente meglio delle altre.

Nel dettaglio però il quadro nella provincia partenopea appare drammatico, soprattutto nell'hinterland a Nord e ad Est della città e nella città stessa. Con riferimento al limite europeo di 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo, che non si dovrebbe superare più di 35 volte l'anno, a Volla si registrano 80 sforamenti, a San Vitaliano 67, a Pomigliano d’Arco 51, ad Acerra 47. A Napoli 35 sforamenti solo presso la centralina di via Argine.

Intanto il Comune di Napoli – visto quanto sta succedendo in fatto di traffico per la chiusura della Galleria Vittoria – ha rinviato al 3 novembre le limitazioni della circolazione per auto e moto che sarebbero dovute scattare oggi.

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