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Scuola, a Napoli e in provincia ripartono le lezioni ma non per tutti

Rinviata l'apertura negli istituti utilizzati come seggi elettorali in città. In molti comuni nel napoletano la campanella suonerà solo nei prossimi giorni

A Napoli ed in Campania è il giorno della ripresa delle scuole, seppur solo per alcuni studenti. Nella città partenopea tutti gli istituti presso i quali sono stati allestiti seggi elettorali per le Regionali e per il Referendum Costituzionale, riapriranno i battenti agli alunni solamente a partire da lunedì 28 settembre. 

Ripresa delle lezioni rinviata a lunedì 28 settembre anche per il 3° Circolo Didattico De Amicis, nel quartiere Chiaia, come annunciato dalla dirigente scolastica Adelia Pelosi con una comunicazione pubblicata sul sito dell'istituto. 

"In qualità di dirigente scolastico della scuola, responsabile della tutela della sicurezza e della salute di tutti i suoi utenti comunico quanto segue: nonostante la definizione di un cronoprogramma diverso, secondo il quale gli interventi di manutenzione e di riadattamento degli edifici della scuola avrebbero dovuto essere già da tempo completati, solo in data odierna a scuola sono arrivati tecnici e operai per realizzare/completare molte delle azioni programmate con largo anticipo. Di conseguenza molti locali sono allo stato attuale interessati da lavori di manutenzione e non c’è il tempo per procedere alle nuove attività di sanificazione entro la giornata di domani. In un incontro questa mattina, ho condiviso con l’RSPP, l’RLS della scuola, i collaboratori e lo staff di coordinamento didattico e organizzativo l’evidenza che non ricorrono le condizioni necessarie all’apertura in sicurezza per il giorno 24 settembre. L’apertura della scuola è quindi procrastinata a lunedì 28 settembre", si legge nella comunicazione.

Anche in provincia di Napoli in molti comuni bisognerà ancora attendere per il ritorno tra i banchi. Alcuni sindaci nel vesuviano, nella penisola sorrentina, nel nolano, hanno deciso di posticipare l'apertura delle scuole. A Castellammare, ad esempio, la prima campanella suonerà solamente il 1° ottobre.

Chiusura scuole seggio elettorale, le motivazioni del Comune di Napoli

"L’ordinanza con la quale è stata disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per le giornate del 24 ,25 e 26 settembre, trova origine dalla nota dell’ASL Napoli 1 Centro pervenuta all’Amministrazione comunale solo per conoscenza ed acquisita al P.G. n. 602792 del 16/09/2020 con cui ha rappresentato alla Prefettura di Napoli di non poter ultimare le operazioni di disinfezione nella sola giornata del 23 settembre. Inoltre numerosi dirigenti scolastici hanno rappresentato che in assenza dei necessari interventi di igienizzazione post-elettorale non sussistono i presupposti igienico-sanitari per un avvio in sicurezza dell’anno e di conseguenza risulta impossibile rispettare il calendario scolastico regionale che prevede l’inizio delle lezioni per giovedì 24 settembre. Sulla base di questa situazione il Sindaco de Magistris, a tutela della comunità scolastica, ha ordinato la chiusura di  tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado insistenti sul territorio del Comune di Napoli, che hanno ospitato le operazioni elettorali del 20 e 21 settembre 2020, per le ragioni sopra esposte per le giornate del 24, 25 e 26 settembre 2020, al fine di garantire la disinfezione dei locali scolastici e il ripristino degli spazi didattici per consentire l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico anche alla luce delle prescrizioni per il contenimento del rischio di contagio da Covid-19", si legge in una nota diffusa da Palazzo San Giacomo.

La ripartenza tra l'incognita banchi e turni differenziati

"Noi non ci siamo fermati un giorno. Abbiamo anche tinteggiato i muri in attesa dei lavori della Città metropolitana e ci siamo costruiti i banchi da soli per garantire di seguire le lezioni in presenza". A parlare ai microfoni di NapoliToday è Mira Masillo, preside dell'Istituto Alfonso Casanova di via San Sebastiano, nel centro storico di Napoli, una delle scuole più antiche della città. 

In questo istituto tecnico, gli studenti hanno costruito 200 banchi monoposto, ricavandoli da quelli più grandi. "Ma non bastano - spiega la dirigente - abbiamo fatto richiesta al Ministero per 600 ulteriori banchi e ci sono state inviate soltanto 150 sedute innovative. Per le classi più piccole abbiamo utilizzato tutte le sedie con i ribaltini che avevamo. Mancano ancora i collaboratori scolastici e una parte consistente del personale docente. Inoltre, aspettiamo che si sblocchi la graduatoria per il personale Covid-19". 

Per gli studenti ci saranno due ingressi, ognuno dei quali con due termo-scanner per accelerare l'accesso. "Ai ragazzi - aggiunge Mira Masillo - chiederemo di igienizzare le mani, misureremo la temperatura e consegneremo la mascherina. Se dovessero verificarsi situazioni di criticità e condizioni di salute sospetta abbiamo due sale Covid". 

Nonostante le difficoltà, il Casanova riapre questa mattina: "Lo faremo con due turni da tre ore - spiega la preside - Il primo alle 9.30, il secondo alle 13, con una sanificazione tra un turno e l'altro. Quando avremo banchi e personale, speriamo entro il 15 ottobre, allora cominceremo alle 8". 

Il Casanova riparte (Video-intervista di Massimo Romano/NapoliToday)

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