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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Oltre 2100 incidenti stradali a Napoli nell'ultimo anno: 32 i morti, di cui il 37.5% erano pedoni

L'alta velocità ed il mancato rispetto della segnaletica rappresentano, insieme (il 79,2% dei casi), le principali cause dei sinistri mortali. La fascia oraria 22-6 si conferma la più letale: il 40,6% dei morti si verifica di notte. I dati Aci-Istat per l'anno 2021

Il 2021 è stato un anno da dimenticare per la sicurezza stradale. Secondo gli ultimi dati ACI-Istat, infatti, in Campania, sono aumentati sia gli incidenti che le loro conseguenze. In particolare, lo scorso anno, nella nostra regione si sono verificati 9.014 sinistri stradali (+27,2% rispetto al 2020) che hanno provocato 214 decessi (+21,6%) e 12.833 feriti (+28,9%). Napoli si distingue per il maggior coinvolgimento di monopattini elettrici: la metà degli incidenti regionali che vedono implicato questo mezzo si registra proprio nella città partenopea.

I dati nel Comune di Napoli

Lo scorso anno nel comune di Napoli si sono registrati 2.163 incidenti nei quali 32 persone hanno perso la vita e 2.771 hanno riportato lesioni più o meno gravi. Rispetto al 2020 sono aumentati il numero dei sinistri (+20,4%), quello dei morti (+6,7%) e dei feriti (+22,3%).

Il 37,5% delle vittime della strada è costituito da pedoni: in un anno il numero dei morti appartenenti a questa categoria è cresciuto del 20%. Nel 2021, inoltre, si sono registrati 2 decessi tra i ciclisti e 12 tra i centauri, con la conseguenza che nella città di Napoli l'81,3% delle vittime è costituito da utenti vulnerabili.

L'alta velocità ed il mancato rispetto della segnaletica rappresentano, insieme (il 79,2% dei casi), le principali cause dei sinistri mortali. Altrettanto rilevante è la guida distratta, dovuta principalmente all'uso del telefonino durante la marcia: gli incidenti riconducibili a questa pessima abitudine risultano, infatti, in aumento del 54,1%. Raddoppiano i morti nella fascia "under 30", che passano da 4 a 8, mentre diminuiscono sensibilmente quelli tra gli "over 65" (-71,4%). La fascia oraria 22-6 si conferma la più letale: il 40,6% dei morti, infatti, si verifica proprio di notte. Una tendenza, questa, in aumento rispetto al 2020 (+18,2%)

I dati relativi al territorio della Città Metropolitana di Napoli

Nella provincia di Napoli, nel 2021, sono stati rilevati 4.698 incidenti con 89 morti e 6.412 feriti. Nell'arco di un anno risultano in aumento sia i sinistri (+24,0%) che le loro conseguenze (morti: +9,9%; feriti: +26,9%). Il fenomeno è maggiormente concentrato nei centri abitati: ben l'83,7% degli incidenti, infatti, avviene nelle città dove però si muore di meno (-1,7%). Più pericolose si rivelano, invece, le arterie extraurbane dove si registra il tasso di mortalità più elevato: 4,9, vale a dire che si verificano 4,9 morti ogni 100 incidenti. 

Particolarmente rilevante è, poi, l’incremento della mortalità sulla rete autostradale ricadente nella città metropolitana di Napoli: + 125% rispetto al 2020. Il 43,4% delle collisioni tra veicoli è dovuto a scontri frontali-laterali. Escluso Napoli, Pozzuoli risulta il comune della Città Metropolitana con il maggior numero di incidenti (201) e di feriti (296), mentre Caivano, Casoria e Sant’Anastasia sono quelli con più morti (5).

I dati a livello regionale

Nella nostra regione, lo scorso anno, si sono verificati 9.014 incidenti (+27,2% rispetto al 2020), 214 morti (+21,6%) e 12.833 feriti (+28,9%). Un trend sostanzialmente in linea col dato nazionale dove questi parametri risultano in aumento, rispettivamente, del 28,4, del 20,0 e del 28,6 per cento. Il costo sociale dell'incidentalità nella nostra regione (calcolato sui parametri del 2010 in attesa degli aggiornamenti del MIMS) è di 963 milioni di euro all'anno, pari a 172 euro per abitante.

La provincia di Caserta è quella dove si è osservato il più elevato aumento di incidenti (+34,5%), mentre quelle di Salerno e Benevento svettano per l’incremento, rispettivamente, dei decessi (+61,3%) e dei feriti (35,4%). Avellino e Napoli sono, invece, le province con gli aumenti della mortalità più contenuti: rispettivamente +9,1 e +9,9 per cento.

Luglio è il mese più critico dell’anno, quello cioè in cui si registrano più incidenti (1.011), morti (28) e feriti (1.489). Invece, spostando l’attenzione sulla settimana, il venerdì risulta il giorno a più elevata concentrazione di sinistri (1.443) e di infortunati (2.007), mentre sabato e domenica spiccano per numero di decessi (36).

Coppola (pres. ACI Campania): "A Napoli urgono interventi a livello di infrastrutture e segnaletica"

"Come volevasi dimostrare, il ritorno alla normalità dopo i lockdown del 2020 ha riportato il fenomeno della sinistrosità a dimensioni più reali. Era inevitabile, infatti, che dopo la scontata diminuzione degli incidenti con le loro conseguenze di due anni fa, dovuta alla notevole contrazione della mobilità sul territorio quale effetto delle misure restrittive anti-covd, saremmo andati incontro nel 2021 ad un’inversione di tendenza. Tuttavia, se raffrontati con il 2019, ovvero l’anno pre-covid, i dati del 2021 rivelano una confortante e generale diminuzione, con l’eccezione del Comune di Napoli in cui i decessi risultano in aumento addirittura del 45,5%. Evidentemente nel capoluogo di regione urgono interventi improcrastinabili a livello di infrastrutture e di segnaletica, incisive attività di formazione e sensibilizzazione degli utenti della strada, nonché assidui controlli su strada e maggior efficacia nella riscossione delle sanzioni i cui proventi, nella misura di almeno il 50%, vanno poi spesi per migliorare la circolazione e la sicurezza stradale. Inoltre, una multa non pagata autorizzata di fatto a reiterare le trasgressioni”. Questo il commento del presidente dell’ACI Campania, Antonio Coppola. 

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