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Migranti puliscono il Vasto: "Il cambiamento è possibile"

Una mano teso al quartiere, un tentativo di seppellire l'ascia di guerra. Circa settanta tra migranti e rifugiati si sono riuniti in piazza Principe Umberto, a ridosso del Vasto, per un'azione di pulizia urbana. Con loro, gli esponenti dell'Ex Opg Je so pazz e altre associazioni del territorio. 

I volontari hanno provveduto a ripulire le aiule della piazza, a piantare piccole piante e installare oggetti di arredo urbano. Il tutto, sotto gli occhi della vicepresidente della IV Municipalità (San Lorenzo-Poggioreale-Vicaria). La pulizia è proseguita lungo le strade del Vasto, partendo da via Firenze. 

"Oggi migranti e cittadini italiani si sono riuniti per fare quello che dovrebbero fare le istituzioni - spiega Abdel Elmir dell'Ex Opg - cioé ridare dignità a questa zona della città. abbandonata da 30 anni. Un cambiamento è posibile sia per Napoli che per il destino di questi immigrati, che sono lasciati in condizioni di disagio all'interno dei centri di accoglienza. In queste condizioni diventano ostaggio della criminalità". 

Dito puntato contro i centri di accoglienza, i Cas, anche da parte della Muncipalità: "Il problema non sono certo i migranti - dichiara la vicepresidente Paola Pastorino - ma i centri che diventano semplice deposito di persone. In questi spazi, questi ragazzi non fanno nulla e alcuni di loro possono cadere nella criminalità. Noi lavoriamo per l'integrazione e vogliamo che ci sia il passaggio dai Cas agli Sprar". 

Non tutti i cittadini, però, hanno apprezzato l'iniziativa: "E' una buffonata - dice un barista - tornate qui quando si spengono le telecamere. Andate a vedere le basi di spaccio he ci sono dentro al Vasto. La verità è che questa società non è capace di accogliere, questi dei centri si prendono i soldi e lasciano i migranti in mezzo alla strada". 

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