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Gino Sorbillo: “I bambini della Sanità hanno tanto da dare. Con i loro disegni raccontano la mia storia”

L’intervista al famoso pizzaiolo per la presentazione dell’iniziativa che coinvolge i bambini de La Casa dei Cristallini

Una vera festa con Gino Sorbillo e i bambini de La Casa dei Cristallini, per la presentazione della nuova grafica dei taschini usati per la pizza fritta di “zia Esterina”, i quali molto presto saranno stampati e utilizzati nei locali di Sorbillo per portar via le pizze fritte. I piccoli, insieme al maestro piazzaiolo, hanno lavorato per costruire con i disegni realizzati dai bambini la nuova immagine che omaggia la figura iconica della zia paterna di Sorbillo, zia Esterina.

Un’iniziativa sociale che rientra in “Magnà, gli ingredienti giusti”, il progetto lanciato da La Casa dei Cristallini, l’associazione presieduta da Walter Medolla che da alcuni anni coniuga disegno, consapevolezza alimentare e gusto, in un laboratorio pensato ad hoc per i bambini della Casa. Gino Sorbillo ha deciso di sostenere il progetto attraverso una donazione per sostenere Magnà che, come i numerosi progetti de La Casa dei Cristallini, contribuisce con le attività di dopo scuola legate al teatro, alla musica e all’arte a formare ai bambini che abitano nella zona della Sanità, i quali conoscono cose nuove come le eccellenze che offre il territorio. Sono modalità che non solo tengono lontani i ragazzini dalla strada ma li aiutano a scoprire le loro abilità.

Negli anni altri pizzaioli, ristoratori ed esercenti sono stati parte integrante al progetto Magnà che attraverso il disegno educa i bimbi a un’alimentazione consapevole mettendo in luce la loro creatività. I bambini e i ragazzini de La Casa dei Cristallini che hanno partecipato rientrano nella fascia di età che va dai 6 ai 14 anni e con i loro disegni per i taschini a portar via la pizza fritta hanno seguito un percorso monografico legato alle radici della famiglia Sorbillo. I bambini sono elettrizzati perché insieme alle loro creazioni sono protagonisti. I più piccoli di loro vogliono anche essere intervistati dicendo cosa vogliono per Natale, mentre i più grandi non vedono l’ora di ritornare da Gino Sorbillo per mangiare la pizza fritta. Sorbillo è contagiato dall’entusiasmo dei suoi piccoli compagni d’avventura, dalla loro energia e dal loro talento, tanto che anche per l’anno prossimo sosterrà Magnà.

Gino, cosa ti ha conquistato dei bambini de La Casa dei Cristallini?

“Vivo e sono cresciuto nel quartiere dei Tribunali che per molti versi è molto simile a quello della Sanità. Mi trovo tutti i giorni a essere circondato da ragazzi che sono pieni di vitalità e svegli, proprio come lo sono loro. Secondo me se la loro vivacità è incanalata ad attività come le arti e la cucina possono dare grandissimi risultati. Credo nella loro capacità di esprimersi e nel loro grandissimo cuore. Ecco perché ho deciso di appoggiare iniziative come quelle de La Casa dei Cristallini”.

Cosa ti ha dato stare con questi ragazzi?

“Questi bambini mi regalano spontaneità e allegria. Sanno che possono venire a trovarmi in pizzeria quando vogliono. Se si ha la sensibilità, ognuno di noi dovrebbe essere bravo a percepire il loro animo, osservando anche come comunicano tra di loro. Hanno davvero tanto da dare. Con i loro disegni hanno raccontato la mia storia e quella della mia famiglia. Si sono davvero sbizzarriti con la loro fantasia per rappresentare anche il mio locale e la pizza fritta. I coordinatori e io abbiamo scelto i disegni che illustrassero al meglio la tradizione della mia famiglia e tra alcuni giorni le buste che conterranno la pizza saranno distribuiti in tutti i punti di gestione della mia pizzeria anche in quelli fuori Napoli.”

Un segnale deciso per mettere in risalto la creatività dei piccoli del quartiere della Sanità.

“Assolutamente sì! Vogliamo dare a tutti un segnale di un quartiere che fa belle cose e non solo quello di una zona che spesso è tristemente nota per fatti spiacevoli. Bisogna sempre più divulgare che a Napoli ci sono anche realtà propositive come questa. Fin quando potrò sarò in prima linea per sostenere e cercherò di coinvolgere anche altri ristoratori ad avvicinarsi ai bambini de La Casa dei Cristallini per fare ulteriori progetti”.

Come si articolerà il progetto dell’anno prossimo in cui sarai di nuovo coinvolto?

“A me piace molto l’idea del lavoro su carta per imprimere messaggi diversi. La pizza fritta che è già simbolo del gusto potrebbe veicolare messaggi sociali. Sicuramente inventeremo una nuova formula per comunicare che potrebbe benissimo essere legato alla parola. Sono molte le cose che si potrebbero fare come, per esempio, dei laboratori sulla lavorazione della pasta. Laddove c’è spazio e tempo si potrebbero anche organizzare degli incontri tra i ragazzi e produttori che producono e coltivano in zone difficili della Campania. Ci sono ottimi prodotti la mozzarella usata da me o il vino che provengono dalle terre confiscate. Sarebbe anche un modo per suggerire un mestiere nella ristorazione facendo scelte coraggiose puntando sulla legalità”.

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