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Nola, il Coronavirus ferma la Festa dei Gigli

"Decisione inevitabile nel rispetto della normativa vigente. Non ci sono nè le condizioni nè l'animo di festeggiare", spiega il sindaco Minieri

La Festa dei Gigli di Nola si ferma. Il prossimo 28 giugno nessun Giglio danzerà in piazza Duomo nè lungo il percorso storico cittadino, rinnovando quella tradizione secolare che, nel culto di San Paolino, trova il suo naturale veicolo di identità testimoniando sentimenti di fede, passione e religiosità.

Non danzeranno nel rispetto delle normative vigenti della fase 2 del Covid-19 ma anche nel rispetto di quanti hanno perso la vita, un amico o un familiare per questa terribile emergenza sanitaria.

"Una scelta inevitabile siamo a maggio, in questi giorni si sarebbe dovuto concludere il ciclo di questue che accompagna i maestri di festa alla tanto attesa domenica della ballata. Dallo scorso 10 marzo abbiamo vissuto un black out totale per contenere il contagio del virus applicando le direttive che di volta in volta ci venivano indicate dal Governo. I fatti sono noti a tutti. Siamo ancora in emergenza, giugno è alle porte e non ci sono le condizioni per poter organizzare una festa, nè credo l'animo in nessuno di noi", spiega il sindaco di Nola Gaetano Minieri.

E con la festa si fermano, per un anno, anche le assegnazioni delle Macchine da Festa. Gli assegnatari del 2020, infatti, slitteranno al 2021, salvo qualche ripensamento da parte di qualche Maestro di Festa che ha tempo fino al 30 maggio per manifestare la rinuncia.

"Un atto di responsabilità anche nei confronto degli attuali maestri di festa che, per cause certamente non riconducibili a loro, non hanno vissuto come avrebbero voluto l'anno. Con la fondazione abbiamo avviato un dialogo proficuo e nelle prossime settimane valuteremo una serie di possibili iniziative da intraprendere per i prossimi mesi fino a giugno 2021", ha aggiunto il primo cittadino nolano.

Stop anche al programma di eventi che, da consuetudine ormai, fanno da cornice alla festa: "Con le attuali normative in vigore sicuramente non potremmo organizzare manifestazioni o eventi. Auspico come tutti che il virus venga debellato del tutto al più presto. Solo in quel caso e con le dovute autorizzazioni, potremmo pensare a qualcosa di alternativo. Sicuramente insieme alla Diocesi e alla Fondazione, ai Maestri di Festa e tutti i cittadini, troveremo il modo di onorare il Santo rinnovando il nostro spirito cristiano nel segno della fede", ha concluso Minieri.

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