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Fontane a secco, non ci sono i soldi per l'acqua

Sono quattordici gli impianti della città di Napoli che da mesi sono non funzionanti a causa dei problemi di bilancio del Comune

Fontane di Napoli senza un goccio d'acqua. Passeggiando per la città, dal centro storico a Mergellina non si può non notare che tutte le fontane storiche, per un totale di 14, sono a secco. Secondo quanto si apprende al Comune, il motivo sarebbe da ricercare nelle difficoltà di bilancio. 

Con un provvedimento dell'assessore al Patrimonio e al Bilancio Pier Paolo Baretta, risalente a febbraio, gli impianti sono stati spenti per risparmiare su acqua e costi di gestione. L'elenco delle fontane senz'acqua è lungo e contiene monumenti illustri: fontane Santa Lucia, Tazza di porfido, Ratto d'Europa, i due impianti di piazzale Diaz, fontane della Selleria, del Carciofo, della Sirena, del Nettuno, del Tritone, Spina corona, della Scapigliata, del Formello e Cariati. 

Un vero peccato, soprattutto perché con l'avvicinarsi della bella stagione i giochi d'acqua potrebbero rappresentare un valore aggiunto per cittadini e turisti. Ala fine del 2019, durante l'amministrazione de Magistris, l'assessore Raffaele Del Giudice siglò un accordo con il quale affidava ad Abc la gestione delle fontane, con un impegno di spesa di 530mila euro. Il patto non includeva soltanto la riattivazione degli impianti, fermi da tempo, ma anche la pulizia e la loro riqualificazione. 

L'affidamento era coperto a bilancio fino al 2021. Evidentemente, la nuova Amministrazione non ha trovato le risorse necessarie per proseguire. Così, Napoli è rimasta a secco. 

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