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Pennisi, il batterista “on the road” a Napoli: “Città che amo profondamente. Omaggerò Maradona”

Il musicista, classe ‘89, annuncia la nuova tappa all’ombra del Vesuvio

Gira l’Italia con la batteria portando il suo sound al cospetto di grandi monumenti e non solo. Parliamo di Flaviano Pennisi che con il suo progetto “Suonare Unniedderè Project” è diventato una star del web.

Classe ‘89, mezzo catanese e mezzo napoletano, Flaviano gira lo Stivale con lo scopo di avvicinare la gente, soprattutto i giovani, all’arte delle percussioni e nello stesso tempo mostrare le bellezze e le particolarità del nostro Paese e dar luce a luoghi meravigliosi raccontandone storie, aneddoti e leggende.

L’omaggio a Diego Armando Maradona

Un racconto dell’Italia in musica che viene “immortalato” con dei video, poi postati sui social dove è seguitissimo. Così seguito da riuscire a collaborare con grandi personaggi della musica come Tullio De Piscopo.

A cinque anni dalla nascita del progetto, e pronto per la sua esibizione numero 94, Flaviano il 4 dicembre sarà a Napoli per omaggiare Diego Armando Maradona. La location scelta – neanche a dirlo – i Quartieri Spagnoli, zona altamente simbolica e amata della città dove campeggia un mega murale dedicato a El Pibe de Oro.

“Sono per metà napoletano”

"Il mio progetto è giunto alla tappa n.94, un numero importante e sono felice ed onorato di realizzare questa tappa a Napoli, città che amo profondamente (anche perché sono per metà napoletano da parte di mia mamma e sono cresciuto con mia nonna che parla solo in napoletano)”, dice a NapoliToday.

Per me – spiega - è una grande emozione realizzare questo omaggio perché per me Diego era ed è un uomo speciale e fonte di ispirazione e lo amo non solo per il calciatore immenso che è stato, ma per l'uomo generoso e rivoluzionario che era e mi affascina da sempre il legame fra questa meravigliosa città e questo grande uomo, legame che rimarrà indissolubile per sempre”.

“I miei primi ricordi di Maradona”

Non ho avuto la fortuna di conoscere Diego e mi dispiace molto, però spero che questo mio Omaggio in qualche modo gli possa arrivare e spero possa apprezzare, anche perché Diego era un grande amante della musica ed essendo argentino amava il ritmo delle percussioni”, dice ancora Flaviano.

Piccola curiosità: avendo io 31 anni, i miei primi ricordi di Maradona risalgono alle immagini del suo ultimo mondiale a USA 94 con l'esultanza dopo il bellissimo goal alla Grecia e il caso ha voluto che il mio omaggio a Diego avvenisse proprio nella tappa n.94 del Suonare Unniedderè Project", ha concluso.

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