Eurovision, grande delusione per Napoli: non è fra le città candidate
La città partenopea ha già ospitato un'edizione della kermesse musicale
Grande delusione per Napoli che non compare nella lista delle città italiane candidate ad ospitare la prossima edizione dell'Eurovision. Come di norma, dopo la vittoria dei Maneskin l'Italia è stata designata paese ospitante. Il bando per le città, "lanciato" dalla Rai - che trasmetterà l'evento di maggio 2022 - prevedeva nella sostanza solo l'invio di una PEC entro lo scorso 12 luglio.
Da Palazzo San Giacomo non sarebbe partita alcuna candidatura nonostante Alessandra Clemente, assessore del Comune di Napoli, avesse annunciato il suo impegno per portare l'evento all'ombra del Vesuvio. Dopo la vittoria dei Maneskin, commentando le parole di un componente del gruppo musicale, l'attuale candidata a sindaco scrisse su twitter: "A Napoli! Lavorerò per questo".
Napoli, il precedente del '65
Alle parole, evidentemente, non sono seguiti i fatti e Napoli ha perso una buona occasione per replicare l'edizione del 1965. A seguito della vittoria di Gigliola Cinquetti, infatti, la kermesse musicale si tenne proprio nella città partenopea che vide anche l'inaugurazione del Centro Rai di Fuorigrotta. Oltre a Napoli, l'Eurovision è arrivato anche a Roma dove nel 1991, dopo la vittoria di Toto Cutugno, venne ospitata la seconda edizione italiana.
La mancata candidatura dovrebbe essere dovuta alla carenza di strutture al chiuso sufficientemente capienti per ospitare la kermesse musicale. A rispondere al bando sono state le città di Bologna, Genova, Firenze, Milano, Roma, Torino, Trieste, come capoluoghi di Regione; mentre tra i capoluoghi di provincia figurano Alessandria, Matera, Pesaro, Rimini, Viterbo. Sono inoltre candidati i comuni di Acireale (Catania), Bertinoro di Romagna (Forlì – Cesena), Jesolo (Venezia), Palazzolo Acreide (Siracusa), Sanremo (Imperia).
