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Covid e scuola: esame di Stato 2021, le ipotesi sul tavolo

Probabile il Ministero dell'Istruzione riproponga l'esame dello scorso anno in tutto e per tutto, con in più la possibilità di non ammissione che era stata temporaneamente sospesa nel 2020

"Sarà un esame completo, serio". Così Lucia Azzolina, ministro dell'Istruzione, descrive l'esame di maturità che verrà. Saranno come al solito numerosissimi gli studenti napoletani e campani che al termine di questo 2020/21 affronteranno la prova, e – com'è stato lo scorso anno – restano molte le incognite dovute alla particolare situazione in cui, a causa della pandemia, si ritrova la scuola.

"Il ministro sta lavorando", ha spiegato sul tema il ministro in questi giorni. "Abbiamo chiesto agli studenti di farci delle proposte: lo scorso anno ci hanno presentato proposte molto ragionevoli; una decisione la prenderemo a breve, i ragazzi a causa dell'incertezza assoluta per le date di rientro che slittano come la tela di Penelope, hanno bisogno di avere certezze che il ministero darà a breve".

Le possibilità, tra "normalità" e emergenza

Le ipotesi in ballo sono due su tutte. Ovvero replicare l'esame dello scorso anno, oppure avvicinarsi il più possibile all'esame di Stato tradizionale.

L'anno scorso ci fu una sola prova orale in presenza, davanti ad una commissione di docenti interni. D'altro canto, se a giugno la situazione epidemiologica dovesse – come si spera – migliorare, non è da escludere si possa organizzare una prova scritta (anziché le due del 2018-19) e una prova orale. Insomma un esame relativamente più vicino alla "tradizione", il tutto sempre in presenza di una commissione composta da soli membri interni.

L'ipotesi più accreditata è comunque che si riproponga l'esame dello scorso anno in tutto e per tutto. Eccetto per la novità riguardante l'ammissione: non dovrebbe essere generalizzata, ma pare possa essere prevista la possibilità (in verità sempre poco concretizzatasi) di una bocciatura precedente alla prova.

La risposta a giorni

La questione esame di Stato è particolarmente d'attualità perché solitamente è entro gennaio che il Ministero dell'Istruzione comunica le materie scelte per la seconda prova scritta, la quale in caso di maxi-orale diventerebbe la tesina presentata in sede di colloquio. Insomma, si attendono novità a strettissimo giro.

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