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Emilio Fede, domiciliari addio: "Mi trasferisco a Napoli"

La decisione dell'ex direttore del Tg4, che ha deciso di venire in città con la moglie e "con una popolazione straordinaria"

Dice di sentirsi libero, e che "appena sbrigate le pratiche andrò a Napoli, vivrò là il resto della mia vita con mia moglie e con una popolazione straordinaria". È felice Emilio Fede, da oggi in prova ai servizi sociali dopo un anno ai domiciliari per il caso 'Ruby bis'.

"Ho accolto questa decisione con grande rispetto nei confronti della giustizia e delle forze dell'ordine che ci proteggono. Ho espresso la voglia di essere assegnato a un istituto con ragazzi in bilico fra il bene e il male. Vorrei state con i giovani, aiutarli a vivere una vita più serena e sicura, perché la camorra è una tragedia ma si può combattere educando i ragazzi a capire che la vita non è fatta solo di violenza".

L'esperienza ai domiciliari è stata "molto interessante" per l'ex direttore del Tg4. "C'è chi dice che non è libertà stare a casa alle 22, ma a quell'ora dove devo uscire...". "Mia moglie sta guarendo, se Dio vuole. Ho imparato a pregare e ho destinato tutto ciò che posseggo a un ente no profit dedicato ai malati che non hanno soldi: do via tutto e mi tengo la pensione. Io ho vissuto bene, ora ho soltanto la speranza e la preghiera per mia moglie, che possa tornare fra le mie braccia".

"Ho anche tempo di annoiarmi – conclude – ho iniziato a scrivere un altro libro, forse l'ultimo, ma non farà ridere, esaminerò l'invidia, la gelosia che spesso c'è attorno a noi".

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