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Di Maio: "Hanno detto che ero omosessuale. Falsità usata per attaccarmi"

Il Ministro degli Esteri spiega, in un'intervista, un passaggio del suo nuovo libro

"Per screditarmi mi hanno definito anche omosessuale". Questo il passaggio del nuovo libro di Luigi Di Maio "Un amore chiamato politica" che ha scatenato un dibattito acceso con Lilli Gruber che lo stava intervistando per "Otto e mezzo" su La7. L'espressione non è piaciuta alla Gruber, ma il Ministro degli Esteri ha chiarito e precisato il suo pensiero.

"Nel libro, prima di tutto, ho detto che non mi sono offeso quando mi hanno dato dell'omosessuale, ma semplicemente ho detto che è una notizia non vera e che sono eterosessuale e felicemente fidanzato. Hanno usato questa cosa in campagna elettorale nel 2018, diversi personaggi politici o del giornalismo, per attaccarmi. Ce lo ricordiamo tutti questo passaggio", ha detto.

"Questo termine è stato usato con toni di discredito e, invece, per me non è stata un'offesa. Semplicemente è una notizia falsa. Ho raccontato questo passaggio per mostrare fino a che punto la politica utilizzi temi, che devono avere una loro dignità, per offendere il proprio oppositore. Questo termine è stato utilizzato in maniera dispeggiativa. Questo è assurdo", ha concluso.

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