De Luca contro Agnelli: "Le sue dichiarazioni penose ed imbarazzanti. Ci dovrebbe ringraziare"
Il Governatore della Campania contro il Presidente della Juve: "Ma come ci si può ridurre alla meschinità di pretendere di vincere un incontro con degli antagonisti messi in quarantena da un'Asl?"
Nel corso della consueta diretta social del venerdì pomeriggio per fare il punto dell'emergenza Coronavirus in Campania, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca è tornato anche su quanto accaduto nello scorso settimana per Juve-Napoli: "Due calciatori del Napoli risultano positivi. Le Asl Napoli 1 e 2 vengono investite del problema e fanno esattamente quello che prevede la legge, il Ministero della Salute, cioè mettere in isolamento domiciliare i contatti stretti per fare i tamponi e per assicurarsi, dopo i tempi di incubazione, che siano negativi quelli controllati. Qui interviene una complicazione: la Figc fa un protocollo, in deroga alle disposizioni del Ministero della Salute e della Regione, relativo ai positivi e quindi si apre un polverone. La Juventus, sulla base di un procollo che è un atto privato e non conta niente dal punto di vista della legge e della sanità. I giocatori, dal punto di vista della sanità, sono sottoposti alle stesse regole di tutti i cittadini italiani e dunque il Napoli non parte, perchè è messo in quarantena dalle Asl. Poi il presidente della Juve fa una dichiarazione penosa, imbarazzante: 'Siccome c'è un protocollo, noi andremo allo stadio questa notte'. E quindi andavano a fare una dura competizione con i raccattapalle".
"Al presidente della Juve - prosegue De Luca - mi permetto di ricordargli ciò che diceva Schopenauer: 'La gloria bisogna conquistarla, l'onore basta non perderlo'. Se io mi fossi comportato così, sentirei di aver perso il mio onore sportivo. Parliamo di sport, lealtà sportiva, rispetto per gli avversari. Ma come ci si può ridurre alla meschinità di pretendere di vincere un incontro con degli antagonisti messi in quarantena da un'Asl, non per volontà propria? Se ogni Federazione sportiva decidesse di fare un protocollo in deroga, a questo punto sciogliamo il Ministero della Salute e ognuno fa quello che vuole. Avrebbero dovuto ringraziare le Asl e il Napoli, perchè potevamo contagiare Ronaldo. Provate ad immaginare, c'è stata già l'esperienza del Genoa: avesse fatto il Napoli la stessa cosa e poi magari dopo una settimana sarebbe risultato positivo Ronaldo. Avremmo conquistato i titoli del New York Times, per la gloria dell'Italia".