Periferia di Napoli, la danza come riscatto sociale: la storia di Assunta
Protagonista è una ragazzina di 13 anni di Casalnuovo, con un sogno nel cassetto da quando ne aveva 4: ballare in teatro come Carla Fracci
Si chiama Assunta Grieco, ha 13 anni, e balla dall’età di 4 anni. Nei suoi occhi e nel suo cuore il suo mito: la divina Carla Fracci. Assunta vive nella periferia di Napoli, dove spesso sopratutto i più piccoli, con caparbietà e umiltà, cercano di realizzare a tutti i costi i loro sogni, con la speranza di uscir fuori dal contesto difficile e degradato che li circonda, e far emergere la propria personalità.
“Guardando sempre i video del mio mito, la maestra Carla Fracci - afferma Assunta -, e sogno di ballare in teatro Giselle, il Lago de cigni, Don Chichotte che sono tra i miei preferiti. Questo il mio obbiettivo, grazie all’accademia Danzè di Casalnuovo di Napoli ho partecipato e vinto diversi concorsi e anche una borsa di studio che mi permette di continuare a danzare. Concilio la scuola con le lezioni di danza e spero quanto prima di poter avere l’occasione di fare degli stage in grandi teatri in modo da potermi non solo migliorare ma anche di far vedere quello che so fare. L’umiltà è sempre alla base di tutto”.
Assunta Grieco è un esempio per tante ragazzine che hanno un sogno e impiegano tutte le loro forze per realizzarlo. Nella periferia di Napoli la danza non è solo uno sport ma qualcosa di più, un’occasione di riscatto sociale.