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Sabato, 20 Aprile 2024

Il tesoro del Beggar's: 4mila costumi teatrali a rischio

Sono stipati in un deposito di San Giovanni a Teduccio dopo che l'associazione è stata sfrattata da un centro giovanile del Comune di Napoli. Il responsabile: "Erano a disposizione del territorio. Abbiamo messo in piedi un coro e percorsi teatrali aperti a tutti"

Quasi 4mila costumi, pezzi di scenografia provenienti dai principali teatri italiani, un intero palcoscenico smontato pezzo per pezzo. Il tesoro del Beggar's Theatre - Teatro dei Mendicanti è qui, in via Atripaldi, San Giovanni a Teduccio, ammassato su due piani in un'ala inutilizzata della Sesta Municipalità. E' depositato in questo luogo da quando l'associazione non ha più un luogo per svolgere le proprie attività. "Ogni giorno rischiamo che ci caccino anche da qui" afferma Mariano Bauduin, attore, regista e responsabile dell'associazione. 

Un tesoro a rischio

Dal 2015, il Beggar's lavora a Napoli Est. In un territorio dove le opportunità non sono tante ha messo un piedi un coro che è arrivato a esibirsi al San Carlo e un laboratorio teatrale aperto gratuitamente alla gente della periferie orientale: "Ma non abbiamo mai escluso chi proveniva da altri quartieri". Gli abiti, poi, così come le scene, donazioni dei teatri di mezza Italia, erano in mostra permanente e utilizzabili anche da giovani compagnie: "Senza budget chiunque poteva mettere in piedi spettacoli bellissimi".  

Da un anno l'associazione non ha una 'casa' e quel tesoro fatto di materiale teatrale messo a disposizione della gente della perfieria orientale rischia di andare perduto: "Siamo fermi dall'inizio della pandemia - posegue l'attore - ma la vera mazzata l'abbiamo avuta da quando, a novembre 2020, ci hanno sfrattato dal Centro giovanile Asterix. Sono arrivati i vigili e abbiamo dovuto sgomberare. Per fortuna, la Muncipalità ci ha permesso di usare un deposito per non dover gettare tutto il prezioso materiale che abbiamo accumulato negli anni. Ma sappiamo che è una situazione provvisoria e prima o poi ci aspettiamo di essere cacciati anche da qui. Quando quel giorno arriverà dovremo regalare costumi e scene ad altri e quindi non saranno più a disposizione di San Giovanni".

Bauduin arriva a Napoli Est per un suo studio sulle comunità rurali: "Mi sono imbattuto in una coro che utilizzava particolari tecniche di canto e da lì è cominciato tutto. Accanto alla corale di San Giovanni, con cui siamo arrivati anche a cantare al Tetro San Carlo di Napoli, ho aggiunto anche il progetto di un laboratorio teatrale. Non era solo uno spazio di recitazione, ma anche di artigianato. Una parte dei materiali e dei costumi sono stati realizzati dai partecipanti". 

Lo sfratto

"A darci la possibilità di lavorare nel Centro giovanile Asterix di San Giovanni è stata la precedente amministrazione comunale, nelle persone del sindaco de Magistris e dell'assessore Alessandra Clemente. Dovevo presentare una richiesta trimestrale per l'utilizzo degli spazi, ma avevo avuto rassicurazioni che avremmo potuto pianificare un'attività di medio lungo periodo. Così, a mie spese, ho realizzato un palcoscenico e allestito la mostra permanente dei costumi”.

L'idillio dura un biennio circa. “Ci fu detto che per restare in quel luogo avremmo dovuto partecipare a un bando di assegnazione, aggregandoci con altre associazioni. Lo abbiamo fatto e abbiamo avuto anche l'assegnazione, ma la cosa strana è che non ero a conoscenza di chi fossero tutti i partner e quale fosse il progetto presentato. Che qualcosa stava andando storto l'ho capito quando ci è arrivata una prima richiesta di liberazione degli spazi da parte delle autorità perché il nostro materiale impediva le attività degli altri soggetti coinvolti. Chiesi spiegazioni a de Magistris e alla Clemente e loro continuavano a dirmi che il Beggar's non era a rischio e che saremmo rimasti nel centro”.

Le cose sono andate diversamente e la rottura arriva nel novembre 2020: “Ci viene comunicato che non potevamo più svolgere le attività nel Centro, perché lo stesso doveva essere ristrutturato con un progetto europeo. Abbiamo avuto quindici giorni per smantellare tutto, sono venuti addirittura i vigili urbani. Fortuna che abbiamo trovato questo deposito, altrimenti tutto quello che abbiamo realizzato in questi anni sarebbe andato perso”.

Il futuro è a tinte fosche: “Ogni giorno so che c'è questa spada di Damocle e che da un momento all'altro qualcuno potrebbe cacciarci anche dal deposito. A quel punto, non avrei la forza di trasportare questo materiale altrove. Dovrei regalare tutto. Ma la cosa che più mi fa male e sapere che il laboratorio e la corale sono fermi. Il Beggar's Theatre deve morire? Ce lo dicano chiaramente”.

Le reazioni

Per Alessandra Clemente, ex assessore al Patrimonio del Comune di Napoli, oggi consigliere d'opposizione, non esiste un caso Beggar's: “Dal mio punto di vista abbiamo fatto il possibile. Non potevamo rinunciare al progetto europeo per il Centro Asterix. Cadeva a pezzi, mentre oggi, che i lavori sono quasi finiti, è un piccolo gioiello. Non è una responsabilità della precedente amministrazione se Bauduin non ha ripreso le attività. Gli ho proposto due alternative: un bene confiscato e una biblioteca comunale, sempre a San Giovanni a Teduccio, entrambe rifiutate. E se oggi quel materiale è in un deposito è anche grazie a noi”.

Una ricostruzione che il responsabile dell'associazione non accetta: “Il bene confiscato è un appartamento e di certo non è possibile realizzare un teatro, mentre la biblioteca è già affidata ad altre associazioni”. Dal lato del Beggar's Theatre si schiera anche Eleonora De Majo, ex assessore alla Cultura della Giunta de Magistris: “Attività come queste vanno preservate, soprattutto in un territorio problematico come quello di Napoli Est. Credo che il Comune abbia commesso degli errori nella gestione di questa situazione e io e l'assessore Clemente abbiamo avuto visioni differenti sull'argomento. Bisognava trovare un luogo adatto per proseguire il laboratorio. La mia proposta fu quella di creare un polo delle arti nello stabile accanto al Centro Asterix, coinvolgendo proprio il Beggar'S. Poi, il mio rapporto con l'amministrazione è terminato e il progetto si è arenato".

In queste settimane, a lanciare il grido d'allarme era stato il consigliere municipale Patrizio Gragnano: "Al di là delle regioni amministrative è politicamente abominevole che in una periferia come quella orientale si interrompa una reltà di qualità come quella del Teatro dei mendicanti. E' necessaria un'anagrafe delle strutture disponibili e immediatamente bisogna mettere in condizione il Beggar's di riprendere i laboratori. La rinascia di questo pezzo di città passa anche da queste esperienze". 

Intanto, una buona notizia arriva dal neo-presidente della Municipalità Sandro Fucito: “Mi batterò affinché nessuno cacci l'associazione dal deposito e contemporaneamente voglio farmi promotore di un incontro tra il Comune, Mariano Bauduin e le associazioni che oggi sono assegnatarie del Centro Asterix per stilare un piano comune che possa garantire il lavoro di tutti. Inoltre, lavorerò affinché l'Asterix torni sotto la responsabilità della Sesta Municipalità, visto che negli anni scorsi è stato centralizzato”. La palla, ora, passa alla Giunta Manfredi.

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