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Coronavirus, Green Italia: "Pericolosa la proposta sulla bike-lane"

L'organizzazione chiede alla Ministra De Micheli di “rinunciare” e si rivolge alle amministrazioni delle città affinché non la applichino sul proprio territorio

“E' grave e pericolosa la proposta annunciata dalla ministra De Micheli di introdurre nel Codice della Strada la definizione di bike-lane, ovvero una corsia con destinazione prioritaria alla circolazione dei velocipedi nella quale è consentita la circolazione anche dei veicoli a motore con numero totale di ruote non superiore a tre, come per esempio i ciclomotori, i motocicli ed i tricicli”. Questo il commento di Green Italia alla proposta “folle” della ministra dei Trasporti Paola De Micheli chiedendole di “rinunciare”, e rivolgendosi alle amministrazioni delle città affinché non la applichino sul proprio territorio.

“In questo modo – osservano i portavoce di Green Italia, Annalisa Corrado e Carmine Maturo - non si incrementa la mobilità in bicicletta così necessaria in tempi di ripartenza per le nostre città, soprattutto per la Fase Due. Non soltanto, però. Perché si mette anche a rischio la vita dei ciclisti che, già ora, sono troppo poco tutelati in Italia: basti pensare che a piedi e in bicicletta muoiono 800 persone ogni anno, oltre il 20% del totale dei morti che ogni anno avvengono sulle strade italiane”.

“Quello che serve subito – prosegue Green Italia – sono le corsie ciclabili d'emergenza, sperimentali ma sicure. Invece renderle promiscue con il traffico motorizzato a due ruote come vuole la ministra dei Trasporti è l'esatto opposto. Per questo – conclude - chiediamo alla ministra De Micheli di rinunciare a questa follia ed alle amministrazioni locali di non applicarla per le corsie ciclabili delle proprie città”.

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