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Comune di Napoli, oltre 1000 le nuove assunzioni: tutto sul concorso

Saranno 1426 in totale le unità di personale da assumere, 304 a tempo determinato e 1122 a tempo indeterminato, divise tra categorie C e D

Arriva in commissione il piano di fabbisogno del personale 2022-2024 del Comune di Napoli. Il documento, allegato al bilancio di previsione triennale, è stato approvato a fine maggio dalla giunta e attende ora il via libera del Consiglio comunale. Saranno 1426 in totale le unità di personale da assumere, 304 a tempo determinato e 1122 a tempo indeterminato, divise tra categorie C e D; 55 invece i nuovi dirigenti,  tutti a tempo indeterminato. Completano il piano, le progressioni verticali, che a distanza di 21 anni dalle precedenti consentiranno al personale di categoria B e C di accedere alle categorie superiori.

Si tratta di un programma di ampio respiro, spalmato su più anni che, ha spiegato il direttore generale Pasquale Granata alla commissione consiliare polizia locale e legalità, con delega al personale, guidata da Pasquale Esposito, consentirà di riformare completamente la macchina amministrativa, che negli ultimi 10 anni ha perso due terzi dei suoi dipendenti, rinsaldando in particolare i settori più in sofferenza come il patrimonio, le politiche per la casa e le Municipalità. Resta da considerare, però, non solo l’aspetto numerico dei nuovi innesti, ha detto Granata, ma anche il lavoro in corso per migliorare l’organizzazione interna e ammodernare le procedure. Tra le assunzioni previste a tempo indeterminato, 250 nuovi e 50 nuove maestre.

Le procedure

I nuovi concorsi saranno banditi subito dopo l’approvazione del bilancio e il nulla osta della commissione ministeriale: presumibilmente si partirà a massimo per settembre, con l’obiettivo di terminare le procedure entro la fine dell’anno. Sarà il Formez a curare la selezione, mentre la Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione si occuperà della formazione dei dirigenti. La procedura concorsuale del Comune, inoltre, viaggerà di pari passo con quella della Città Metropolitana che a giorni approverà il suo piano di fabbisogno del personale.

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Il dibattito in commissione

Per Rosario Andreozzi (Napoli solidale Europa verde) è apprezzabile il lavoro svolto nonostante le difficoltà dell'ente, in particolare si coglie positivamente che siano state recepite le indicazioni fornite dalla commissione. Positiva, in particolare, la scelta sulle maestre, che arriva proprio in questi giorni di polemiche sull'esternalizzazione della gestione degli asili nido, e l’inversione di rotta sul tempo determinato. Va invece corretta la scelta di lasciare fuori dalle progressioni verticali la categoria A, in quanto non vi è certezza sui tempi della firma del contratto che la unificherà alla categoria B.

Per Massimo Cilenti (Napoli Libera) è un buon inizio, ma sui grandi numeri occorre prevedere ulteriori incrementi e prevedere incentivi che rendano preferibile, soprattutto per i profili di maggiore specializzazione, la scelta dell’ente pubblico. Pasquale Sannino (Insieme per Napoli Mediterranea) ha evidenziato come sia stato definito un percorso chiaro e trasparente, che segna un primo passo di un percorso che richiederà numeri ben più alti. Apprezzabile, in particolare, il superamento del precariato in settori delicati come la polizia locale e il welfare.

Demetrio Gennaro Paipais (Movimento 5 Stelle) ha auspicato l’inizio di un nuovo corso per le Municipalità all’insegna di nuovi innesti di personale, in particolar modo per le Municipalità più grandi e periferiche.

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