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Mina Settembre e Commissario Ricciardi, de Giovanni: "Ecco cosa ho chiesto agli attori"

Lo scrittore partenopeo, intervistato da NapoliToday, annuncia anche il possibile arrivo in tv di un'altra sua creatura

Prima i Bastardi di Pizzofalcone, ora Mina Settembre e Il Commissario Ricciardi, dei successi prima letterari e ora televisivi. Maurizio de Giovanni sbanca e la sua penna continua a dar vita a personaggi che emozionano, intrigano e vengono amati dal grande pubblico.

A dirlo sono i numeri - sia quelli delle vendite in libreria che quelli di audience televisivo - che hanno fatto registrare Mina Settembre (in attesa del sequel) e Il Commissario Ricciardi (qui le anticipazioni della puntata di stasera). La grande protagonista, però, sembra restare Napoli – quella di ieri e quella di oggi - con le sue bellezze e le sue tante contraddizioni. Di questo grande successo NapoliToday ne ha parlato proprio con lo scrittore partenopeo.

I personaggi di de Giovanni hanno conquistato praticamente tutti. Come commenta questo successo?

Più che commentare il successo, sono abbastanza divertito dal fatto che i libri si vendono da molti anni e tanto. Quindi, non ero in attesa della televisione. Certo, è un altro pubblico, me ne rendo conto, ma questi libri hanno venduto due milioni e mezzo di copie negli anni precedenti. C’è una gran parte del pubblico che non legge. Questo è il problema. Quindi, si è davanti ad un successo derivato, ma in realtà i libri si vendevano anche prima.

Non credo di essere arrivato adesso al successo. Si tratta solo di una diffusione diversa, perché ci sono le fiction televisive. Resta una grande soddisfazione. Quando le tue storie vengono ascoltate da molte persone e sono condivise da più persone è sempre una grande soddisfazione.

Sappiamo che la trama della serie Mina Settembre non rispecchia del tutto quella dei suoi libri. Come ha vissuto questa "variazione"?

I personaggi rispecchiano perfettamente quelli dei miei libri. Sono le storie che non ho scritto io. Queste storie sono state scritte dagli sceneggiatori. Si tratta di una cosa legittima. Io ho ceduto i diritti dei personaggi e delle situazioni ed è legittimo che poi si creino altre storie. Comq quando si vende una macchina: la macchina l’hai fatta tu, l’hai immaginata tu, ma poi chi la guida va dove vuole.

C'è qualcosa che accomuna il Commissario Ricciardi e Mina Settembre?

Napoli. La città di Napoli dove si svolgono queste storie. Napoli nei suoi valori costanti, nelle sue miserie e nelle sue nobiltà. Direi che queste due storie, e i Bastardi di Pizzofalcone, sono accomunate da questo.

Il personaggio di Mina Settembre è stato criticato perché accusato di giustificare e tollerare l'illecito. Come sente di rispondere?

Ci sono delle situazioni in cui giustizia e legge non corrispondono perfettamente. Direi che Mina prende questa posizione a favore della giustizia, a volte anche in maniera eccedente la legge. Solo questo.

Ha avuto modo di parlare con Serena Rossi e Lino Guanciale dei due personaggi? Che consigli gli ha dato?

A Serena Rossi ho detto di vivere ogni singola storia come se fosse un problema familiare. Perché Mina è coinvolta in ogni cosa che fa, con assoluta tensione personale ed emotiva. A Lino Guanciale, invece, ho detto di recitare come se avesse un dolore. Come se avesse un male fisico, un mal di testa. Perché Ricciardi è perseguitato da questa sua condizione e, quindi, vive così. Devo dire che sono due attori meravigliosi e che hanno recepito perfettamente queste indicazioni.

Stasera la quarta puntata de "Il Commissario Ricciardi", tratta dal suo "Il giorno dei morti". Un lavoro, quello sul personaggio del piccolo Tettè, che sembra averla “turbata”. Perché e cosa ci dobbiamo aspettare questa sera?

Questa storia mi ha straziato. Io ricordo con grande dolore la scrittura di quel libro. Quindi, mi auguro di vedere una puntata, e sono sicuro che sarà così, rispettosa di questo romanzo. I telespettatori si possono aspettare una storia di grande impatto emotivo e sentimentale. La mia storia con un maggior coinvolgimento. Quindi, mi auguro che i personaggi rispettino questa mia condizione.

A cosa sta lavorando? Vedremo qualche suo nuovo personaggio in tv?

Sto lavorando al nuovo libro della serie di “Sara”, pubblicata da Rizzoli, e che è stata già acquistata dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, stesso produttore di Montalbano. Sono convinto che anche questa possa diventare a breve un’altra serie televisiva.

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