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Sabato, 20 Aprile 2024
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Napoli tra le città meno green d'Italia: disastro verde pubblico, mobilità e differenziata

Negativa (e in peggioramento rispetto agli anni scorsi) la valutazione della città che emerge dalla 29ma edizione dell'indagine "Ecosistema urbano" di Legambiente e Ambiente Italia

Napoli è tra le città meno verdi d'Italia, nel quadro di un paese che dopo la pandemia non è riuscito ad accelerare in fatto di transizione ecologica e ancora produce troppi rifiuti e usa troppo le auto. È quanto emerge dalla 29ma edizione dell'indagine "Ecosistema urbano" di Legambiente e Ambiente Italia, in collaborazione con il Sole 24 Ore che l'ha pubblicata.

Il capoluogo partenopeo peraltro è in caduta libera rispetto alle precedenti edizioni. Quest'anno sfiora infatti la "worst ten" delle città meno ecologiche, classificandosi 92ma su 105 posizioni. Sul fondo Catania, preceduta da Palermo, e poco più su di Napoli – delle grandi città – c'è Roma all'88ma posizione.

Napoli indicatore per indicatore

Sono 18 i parametri comunali considerati relativi alle "performance green" 2021 delle 105 città capoluogo. Il primo gruppo riguarda parametri relativi alla terra: alberi in aree di proprietà pubblica (Napoli è 87ma), presenza di isole pedonali (38ma posizione per Napoli), energia solare pubblica (95ma), uso efficiente del suolo (6ta), verde urbano (84ma). Il secondo gruppo di parametri riguarda l'aria: presenza di biossido di azoto (64ma), superamenti di limiti di ozono (19ma), di pm10 (71ma). Poi c'è il gruppo dei parametri relativi all'acqua: consumi idrici (Napoli è 7ma), dispersione della rete idrica (37ma), efficienza della depurazione (42ma). Un quarto gruppo di parametri riguarda la mobilità: offerta trasporto pubblico (Napoli è 90ma), passeggeri trasporto pubblico (36ma), presenza di piste ciclabili (98ma), tasso di motorizzazione (11ma), vittime della strada (14ma). Infine gli indicatori sul ciclo dei rifiuti: rifiuti differenziati (e Napoli è 97ma) e rifiuti prodotti (73ma).

Ne emerge una città con delle difficoltà croniche, come quella della raccolta rifiuti, oppure come quella di dotarsi di un sistema di mobilità green con piste ciclabili ed un'offerta accettabile di mezzi pubblici. Altro problema l'assenza di alberi sui terreni pubblici e una generale assenza di verde urbano. Nepoli risulta invece vincente nei paragoni con gli altri capoluoghi italiani in fatto di (ed è una sorpresa) uso efficiente del suolo e efficientamento dei consumi idrici.

Come è stilata la classifica e quali sono le fonti dei dati

Per ciascuno dei 18 indicatori ogni città ottiene un punteggio normalizzato variabile da 0 a 100. Il punteggio finale è successivamente assegnato definendo un peso per ciascun indicatore che oscilla tra 3 e 15 punti, per un totale di 100. Ad esempio la mobilità rappresenta il 25% del totale, seguita da aria e rifiuti con il 20% ciascuno. Inoltre, nel computo finale va considerata l'assegnazione di un bonus alle città che si contraddistinguono per il raggiungimento congiunto di alcune performance.

Per quanto riguarda le fonti dei dati, ci sono quelli originali dei Comuni raccolti da Legambiente, capacità di depurazione e disponibilità di verde urbano provengono dai rapporti Istat 2018 e 2020, il tasso di motorizzazione dall'Aci, incidenti stradali da Aci e Istat, l'uso efficiente del suolo da un'elaborazione di Legambiente su dati Ispra del 2020.

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