"Città della Scienza va ricostruita, ma non sulla linea di costa"
È quanto ribadito oggi a "Città della Scienza: ri-costruire per il futuro", il tavolo virtuale sul futuro del museo bagnolese
Molti i partecipanti istituzionali oggi a "Città della Scienza: ri-costruire per il futuro", il tavolo virtuale sul futuro del museo bagnolese a 8 anni dal rogo che ne distrusse la gran parte. Tra questi, Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia – soggetto attuatore della riqualificazione del quartiere – che ha sottolineato: "Ritenere che a Bagnoli non stia succedendo nulla non solo non è vero, ma va anche messo sull'asse del tempo rispetto a quanto era possibile che accadesse qualcosa da luglio 2019, fino a quando cioè l'area di Bagnoli era sequestrata".
"Se il museo di Città della scienza si dovesse rifare dov'era, il waterfront creerebbe una rottura urbanistica e non solo. Per realizzare l'opera sulla quale centralizzare il resto dell'urbanizzazione e della funzionalizzazione dell'area c'è bisogno che il waterfront si faccia senza soluzione di continuità". Insomma la collocazione del museo deve essere arretrata e non sul mare.
"Se non ci sono le condizioni che il museo si faccia sulla linea di costa si prenda un'altra decisione. Decidiamo cose possibili e praticabili, non cose inventate", ha dichiarato al proposito il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, anch'egli intervenuto alla tavola rotonda.