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Pendolaria 2021, Legambiente: "Trasporti napoletani sono un dramma"

L'annuale rapporto certifica ancora una volta che Circumvesuviana e Circumflegrea sono le peggiori linee ferroviarie locali d'Italia: "Ma anche l'Anm è molto lontana dagli standard europei"

 I pendolari napoletani non avevano bisogno di conferme sullo stato pietoso del trasporto pubblico a Napoli e in Campania. Ma a rafforzare le percezioni dei viaggiatori è arrivato, puntuale come sempre, il rapporto Pendolaria 2021 di Legambiente, che analizza le linee ferroviarie locali del Belpaese. E puntuale è anche l'ultimo posto nella speciale graduatoria che  Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea, raccolte sotto il marchio Eav, conquistano ormai da diversi anni. 

Per queste tre linee, il rapporto recita che "...la situazione non è certo migliorata. La situazione era già drammatica per treni vecchi, corse tagliate e degrado". Basti pensare che dal 2010 al 2016, le corse delle tre principali linee della Circum sono passate da 520 a 360 al giorno. "Fortunatamente - afferma Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania - sono arrivati fondi dal Governo per l'acquisto di treni. Ma l'ammodernamento che l'Eav porta avanti è troppo lento e, quindi, non percepibile dalla popolazione". 

Il rapporto non risparmia critiche all'Anm: "Le stazioni sono bellissime - prosegue la Imparato - ma la frequenza dei treni è ancora molto lontana dagli standard minimi europei". Il quadro desolante del trasporto pubblico locale napoletano spinge i cittadini a un maggiore utilizzo dei mezzi privati, con conseguenze gravi sia in termini economici che in termini di inquinamento ambientale: "Ecco perché - conclude la numero uno di Legambiente - è auspicabile che la politica cambi marcia e non utilizzi i trasporti solo per le sue passerelle". 

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