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Giovedì, 25 Aprile 2024

Bonifica Bagnoli, il Comune risparmia 80 milioni

Dalla Cabina di regia arriva la notizia della risoluzione dei contenziosi in atto. Scelta la nuova collocazione di Città della Scienza

Bonifica, colmata, riqualificazione, contenziosi. Termini che i napoletani hanno imparato a conoscere quando, da oltre 40 anni, si parla di Bagnoli. Stavolta, però, dalla cabina di regia, in mezzo al solito chiacchiericcio, due novità sono arrivate davvero. 

Le novità

La prima buona notizia emersa dall'incontro tra il ministro per il Sud Mara Carfagna, il sindaco Gaetano Manfredi e Invitalia riguarda i contenziosi che pendevano sul Comune di Napoli. Trovato l'intesa per la risoluzione, una buona notizia in vista dell'udienza del 14 settembre. L'amministrazione risparimierà circa 80 euro: "Non è solo una buona notizia per le nostre casse - il commento del primo cittadino - ma anche perché senza contenziosi sarà più facile attirare investitori". La seconda novità è su Città della scienza: "Abbiamo individuato - prosegue Manfredi - dove ricollocarla: nel parcheggio adiacente, un'area già bonificata. Adesso potremo indire la conferenza dei servizi per dare l'autorizzazione".

I nodi

Ma quando di parla si Bagnoli qualche nodo resta sempre. Come la bonifica che procede a rilento e la rimozione della colmata a mare che, al momento, non ha ancora una data cerchiata in rosso sul calendario. "Abbiamo fatto un punto sulle attività di bonifica, sulle gare in corso. La prima cosa da definire è quanto bonificare i fondali, in conseguenza di ciò ci saranno le considerazioni sulla colmata". 

Gli scarichi a mare

Come diverse volte segnalato da NapoliToday, il Praru di Bagnoli prevede la realizzazione di un secondo scarico fognario nel mare di Coroglio (oggi ne è presente già uno a Cala Badessa). Oggi, in occasioni di bombe d'acqua e violenti temporali, scatta il cosiddetto troppo pieno che scarica in mare tutti i liquami delle fogne partenopee. L'ultimo episodio si è verificato pochi giorni fa, con escrmenti, topi e rifiuti di ogni tipo che galleggiavano nelle acque protette tra Nisida e la Gaiola. La portata oggi è di 100 metri cubi al secondo, mentre con il secondo collettore previsto dal Praru, si passerà a 190.

"Il troppo pieno - sostiene il sindaco - è il sistema di sicurezza del nostro impianto, altrimenti scoppierebbero le fogne in città - spiega il sindaco - Con l'attuale progetto non verrà aumentata la quantità, ma la velocità del getto. Inoltre, vogliamo migliorare la grigliatura per i rifiuti solidi. Faremo tutto ciò che è tecnicamente fattibile". Parole che non hanno tranquillizzato gli ambientalisti che, a più riprese, hanno evidenziato le tante criticità, come la mancanza di uno studio delle correnti, e la minaccia per il mare partenopeo

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