Bagnoli: la storia in un film
Lo sguardo di chi è nato e cresciuto per innescare azioni risolutive. Anteprima alla Fondazione BancoNapoli
La storia di Bagnoli diventa un lungometraggio, girato con lo sguardo di chi nel quartiere ci è nato e cresciuto con lo scopo dichiarato di innescare azioni finalmente risolutive. Sarà presentato e proietatto questo lunedì, 23 gennaio, alle ore 17.00, negli spazi della Fondazione Banco di Napoli, in via dei Tribunali. Firmato da Stefano Romano e intitolato "Flegrea - un Futuro per Bagnoli", è stato reso possibile da una raccolta fondi sulla piattaforma “Produzioni dal Basso”, che ha coinvolto oltre 330 sostenitori per un importo oltre i 18.000 euro e dal contributo della Film Commission Regione Campania. La distribuzione è stata finanziata dalla Fondazione Banco di Napoli, come anche la mostra delle suggestive fotografie, che si potrà visitare il giorno della proiezione del docufilm, che raccontano il rapporto con il territorio, le scelte che condizionano la vita, il legame con gli affetti e gli amici,il contesto con le storie, i luoghi, i personaggi e le emozioni che il film racchiude e che lo hanno ispirato, a partire dall'incontro nel 2016 con gli attivisti e le attiviste di Villa Medusa - Casa del Popolo.
Alla presentazione saranno presenti il subconmissario per la bonifica di Bagnoli Dino Falconio, l’assessore comunale al Lavoro e Politiche giovanili Chiara Marciani, il rappresentante dell’Osservatorio popolare Dario Oropallo, l’assessore regionale all’Urbanistica Bruno Discepolo. A moderare l’incontro l’amministratore di Nisida environment Raffaele Vaccaro. A ricevere gli ospiti il presidente della Fondazione Orazio Abbamonte.
Tra gli argomenti che saranno discussi, il coinvolgimento della cittadinanza nel processo di bonifica, e nella futura gestione delle aree rigenerate, lo sviluppo di una collaborazione tra società civile e istituzioni responsabili, il rapporto tra le parti coinvolte, la possibilità di accelerazione del processo di rigenerazione dell’area di Bagnoli-Coroglio.
"Nel Mezzogiorno, e in molte altre zone d’Europa, l’inquinamento